Svolta per i malati cronici intestinali, l’Umberto I entra nelle reti regionali d’eccellenza
Comunicati Stampa - 24/11/2025
Finalmente per i pazienti che soffrono di malattie gastroenterologiche nella provincia di Enna non sarà più necessario spostarsi. L’ospedale Umberto I di Enna ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come Centro Spoke nelle reti assistenziali regionali per la Celiachia e le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), un risultato che cambia concretamente la vita di migliaia di pazienti del territorio.
Con due recenti decreti, l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana certifica quello che medici e pazienti attendevano da tempo: la possibilità di accedere a cure specialistiche di alto livello senza dover raggiungere altri presidi fuori provincia.
“Si tratta di un traguardo che conferma la qualità della rete assistenziale nel territorio ennese – spiega il Direttore Generale dottor Mario Zappia – Raccogliamo i frutti dell’ottimo lavoro dei nostri professionisti e siamo felici di poter assicurare ai nostri pazienti cure di prossimità e di elevata qualità”.
Le patologie croniche intestinali e la celiachia coinvolgono un ampio bacino di utenza e sono purtroppo in costante crescita. Consolidare il presidio ospedaliero ennese come punto di riferimento clinico, diagnostico e terapeutico significa mettere a disposizione della comunità del territorio un’offerta assistenziale altamente specializzata e dotata di attrezzature all’avanguardia.
“L’ingresso nelle reti regionali – racconta con evidente soddisfazione il professor Marcello Maida, che guida l’Unità Operativa di Gastroenterologia – significa accesso diretto alle terapie più innovative, compresi i farmaci biologici, percorsi diagnostici avanzati e un’assistenza multidisciplinare che non ha nulla da invidiare ai grandi centri urbani. Concretamente significa per i pazienti poter accedere alle eccellenze cliniche e diagnostiche vicino casa”.
Il dottor Alessandro Vitello, responsabile dell’Ambulatorio MICI, è pragmatico: “Parliamo di malattie croniche complesse come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, che richiedono un approccio strutturato e continuativo. Oggi possiamo garantirlo sul territorio, con standard clinici pienamente allineati ai protocolli nazionali”.
Non è un dettaglio da poco per chi convive quotidianamente con queste patologie e fino a ieri doveva organizzare trasferte periodiche, assenze dal lavoro, disagi logistici e familiari.
Il risultato non è arrivato per caso. Dietro questo riconoscimento c’è un lavoro di anni, una strategia condivisa che ha coinvolto la Direzione Strategica dell’ASP di Enna e l’Università Kore, che ha messo a disposizione risorse professionali, competenze accademiche e strumentazione avanzata. Un modello di collaborazione tra ospedale, territorio e istituzioni universitarie che funziona e che ora produce risultati concreti, misurabili nella qualità dell’assistenza offerta.
Per il presidio ospedaliero ennese si tratta di un salto di qualità che ne consolida il ruolo strategico nel panorama sanitario provinciale e regionale, dimostrando che l’eccellenza clinica non è prerogativa esclusiva dei grandi centri. Quando competenze professionali, organizzazione e volontà politica convergono nella stessa direzione, ogni struttura può diventare un punto di riferimento per il territorio e raggiungere standard assistenziali di primo livello.