Enna. Duro attacco della Confederazione Kore all’associazione Kampus
Enna-Provincia - 08/10/2011
Enna. Sulla vicenda delle tasse universitarie per gli studenti fuori corso è intervenuta la Confederazione Kore, i cui dirigenti sostengono che sull’operato dell’associazione Kampus si evidenzia che il Consiglio degli Studenti non viene più convocato da circa 6 mesi, e cioè da quando la Kampus, che ha la maggioranza in Consiglio, ha impegnato circa 7000 euro dell’Università Kore per organizzare una giornata degli studenti che non è mai stata rendicontata con fatture o giustificativi allo stesso consiglio.
“L’assenza , che ormai perdura da diversi mesi, del presidente Cristina Di Grande – dichiara il vertice della Confederazione – ci ha fatto comprendere il modus operandi della Kampus, la quale agisce secondo schemi politici e senza prima consultare il consiglio degli studenti, cioè l’organo dal quale dovrebbero provenire le proposte”. Per quanto riguarda le tasse – proseguono i dirigenti della Confederazione Kore – L’Università , dalle parole del consigliere Roberto Messina, vuole mettere in atto un semplice “palliativo”, perche? Esiste una norma , vale a dire l’articolo 16.9 del Regolamento Didattico d’Ateneo che dice: “Gli studenti in corso, ripetenti e fuori corso sono assoggettati allo stesso regime di tassazione”. Penso che questo possa bastare! Gli studenti devono pagare tutti la medesima tassa e cioè quella risalente al proprio anno d’immatricolazione e fino al momento della laurea, a prescindere dalla loro posizione. Ecco perché si tratta di un semplice “palliativo” finalizzato a distogliere l’attenzione degli studenti meno attenti per un anno”.
“In conclusione noi della Confederazione Kore possiamo affermare di non essere stati mai ricevuti dal Presidente Salerno e che lo stesso non ha mai risposto ad un nostro documento. L’associazione Kampus , invece, gode di un canale privilegiato di natura sicuramente estranea alle logiche studentesche, un canale occulto insomma. La Confederazione Kore, invece, lavora alla luce del sole, con i documenti e i comunicati, non si accontenta di “ sistemi palliativi” ma vuole risoluzioni reali e durature per gli studenti; inoltre, ha già protocollato un documento per chiedere al presidente Salerno maggiori delucidazioni su tutto quanto sta succedendo sulle tasse universitarie, su come mai non viene rispettato un regolamento creato dalla Kore stessa e su come mai la Kore vuole far reimmatricolare gli studenti ripetenti. Il presidente Salerno, ad oggi, non ci ha ancora risposto, mentre ha ricevuto nelle sue stanze per circa due ore i rappresentanti della Kampus nella giornata di ieri”.
Quanto pervenuto da parte di Lorenzo Floresta -nella foto – (President – Giosef Italy – Vice President – Foreign Commission National Youth Council of Italy – CdA Ersu Enna)
Questione aumento tasse. Quello che veramente succede alla Kore
Il rappresentante degli studenti dell’Associazione Kampus in seno al Consiglio dell’Università Roberto Messina racconta: “Negli ultimi mesi alla Kore è scoppiata la c.d. “questione tasse per i fuori corso”; ovvero una richiesta da parte dell’università agli studenti che si dovevano iscrivere nell’anno accademico 2011\2012 al 2° anno fuori corso, di reimmatricolarsi col conseguente pagamento delle tasse odierne (recentemente aumentate). La questione ha creato diverse perplessità in noi studenti. Le associazioni Kampus e Hermes, che da oltre un anno collaborano negli interessi degli studenti, hanno subito sollevato la questione ai dirigenti della Kore. In data odierna del 3 ottobre 2011, il Presidente del consiglio degli Studenti la sig.na Cristina Di Grande ed il rappresentante al Consiglio dell’Università sig. Roberto Messina (nella foto) hanno incontrato il Presidente della Kore Prof. Cataldo Salerno. Nel suddetto incontro si è pervenuti ad un’intesa, basata su proposte e indicazioni delle associazioni Kampus ed Hermes, che sarà approvata ragionevolmente dal Senato accademico e dalla Giunta esecutiva nei prossimi giorni. L’accordo prevede la re immatricolazione con il conseguente pagamento di nuove tasse ai soli studenti che si iscrivono nell’anno accademico 2011\2012 al 3° anno fuori corso (quindi il termine è stato allungato di un ulteriore anno); la possibilità per gli studenti che non si laureeranno nella sessione straordinaria di marzo\aprile e che comunque devono sostenere non più di un esame (oltre alla tesi) di iscriversi all’anno accademico 2011\2012 pagando la metà della retta e quindi laurearsi a giugno. Infine, ci sono i margini per trovare la disponibilità finanziaria (visti i tagli della regione Sicilia) affinché gli studenti idonei di borsa di studio possano avere l’esenzione del 25% sulla seconda rata; a tal proposito, vi è la volontà di invertire per il prossimo a.a. le percentuali di esenzione relative ai vincitori e idonei di borsa di studio equiparando l’ateneo ennese a tutti gli altri atenei siciliani.
In qualità di rappresentante degli studenti, mi sono sempre prefissato un solo obiettivo e cioè quello di tutelare gli studenti in modo da consentire una crescita degli stessi e dell’ateneo in cui ci troviamo. Solo la collaborazione reciproca può portare a dei risultati utili per tutti. Malgrado ciò, oggi mi tocca riscontrare una scarsa propensione alla tutela degli studenti da parte di altri gruppi organizzati, che con alcuni comportamenti dimostrano solo di avere a cuore poltrone, interessi personali e frustrazioni per bramosie di autorità che non riescono ad avere. Infine, mi dispiace costatare che in un momento di necessità degli studenti ci siano organizzazioni che si attribuiscano meriti di chi, in silenzio e con costanza, ha veramente lavorato per i propri colleghi”.
Il Presidente del consiglio degli Studenti la sig.na Cristina Di Grande (nella foto) riferisce: “la c.d.”questione tasse” fin da subito è stata sollevata e monitorata da noi rappresentanti; abbiamo cercato come sempre la via del dialogo con i dirigenti, che fino ad oggi ha permesso di ottenere ottimi risultati. A fronte di tante dichiarazioni, sono seguiti pochi fatti da parte di tutte quelle sedicenti associazioni che non fanno altro che appropriarsi dei meriti altrui e dell’operato di altri gruppi. È stato detto che nessuno si stava muovendo quando noi già ci eravamo mossi per raggiungere un accordo. Tuttavia, nell’espletamento delle mie funzioni sono stata accusata di non lavorare bene, quando tutto il lavoro che è stato fatto nell’ultimo anno di carica e i risultati ottenuti sono stati positivi grazie alla collaborazione dei consiglieri della maggioranza. Abbiamo avuto un’opposizione capace solo di mettere “i bastoni tra le ruote” mentre noi lavoravamo a vantaggio degli studenti. Credo fermamente che quando la rappresentanza studentesca diventi il solo modo per sfogare i propri rancori allora si deve avere l’onestà di dimettersi oppure lasciar lavorare gli altri serenamente”.
Il Presidente dell’associazione Hermes dichiara: “A nome dei nostri rappresentanti ed associati, non posso che ritenermi soddisfatto del traguardo raggiunto insieme all’associazione Kampus. Questo fa capire quanto il lavoro di squadra sia fondamentale per raggiungere scopi importanti come questo. Tutto ciò sottolinea quanto sia continuo il lavoro svolto da queste associazioni nella vita dell’università in modo da agevolare e sempre migliorare il periodo di studi dei nostri colleghi”.