Aidone. Processo operazione “Nerone”
Enna-Cronaca - 17/11/2012
Aidone. La Procura generale di Caltanissetta ritiene che la sentenza del processo “Nerone”, dove vi furono delle condanne con il rito abbreviato tra i 6 e gli 11 anni, deve essere confermata. Ieri mattina il pg Ferdinando Asaro, al processo d’appello, che segue il rito abbreviato sull’inchiesta della squadra mobile ennese ha confermato questa tesi. Gli imputati sono stati condannati in primo grado dal Gup, a vario titolo, per estorsione, associazione mafiosa e gioco d’azzardo. Le indagini della squadra mobile hanno appurato che ad Aidone esisteva un’organizzazione criminale che era dedita alle estorsioni e quel che è peggio era collegata con la famiglia di Cosa Nostra, capeggiata da Vincenzo Scivoli, che in primo grado fu condannato a 10 anni e 10 mesi per associazione mafiosa e estorsione. Gli altri componenti il gruppo sono la sua convivente Elena Caruso, condannata in primo grado a 6 anni per estorsione, ma assolta dall’accusa di mafia; Ivano Antonio Di Marco, che è stato condannato a 9 anni; Marco Gimmillaro, condannato a 6 anni, con la esclusione di inserimento in attività mafiose; Riccardo Abati, condannato a 11 anni e 8 mesi. Il mese scorso il pg aveva aperto la requisitoria, che ha chiuso ieri. I giudici avevano chiuso l’istruttoria, disponendo che non dovesse deporre altri testimoni quindi sospendendo i termini di prescrizione. A chiedere l’appello sono stati gli avvocati dei cinque, i penalisti Antonio Impellizzeri, Gabriele Cantaro, Sinuhe Curcuraci e Carmelo Lombardo. Il processo si sta celebrando di fronte alla Corte d’appello di Caltanissetta, presieduta da Letterio Aloisi. L’operazione ad Aidone fu eseguita dalla squadra mobile, diretta dal vicequestore Giovanni Cuciti, che attraverso intercettazioni e altre attività investigative ambientali riuscì a scoprire le azioni estorsive del gruppo aidonese il qualche chiedeva il pizzo alle imprese che operavano nel territorio di Aidone e chi non pagava subiva degli attentati nei cantieri. La Corte d’appello di Caltanissetta ha fissato un calendario delle udienze. Il 22 novembre ci saranno le arringhe degli avvocati Antonio Impellizzeri, per Abati, e Carmelo Lombardo per Gimmillaro; il 6 dicembre gli avvocati Gabriele Cantaro, per Scivoli e Caruso, e Sinuhe Curcuraci per Di Marco. Il 6 dicembre dovrebbe esserci la sentenza.