Fondi Ue: Cgil, emergenza gravissima

– “Se la spesa europea, come si teme, dovesse subire un blocco, per la Sicilia i danni sarebbero incalcolabili. Lo stop riguarderebbe infatti gli ammortizzatori sociali in deroga (144 milioni previsti nel Pac), le zone franche urbane (147 milioni), il credito d’imposta, l’edilizia scolastica e importanti infrastrutture (ad esempio la Siracusa Gela e la Ragusa Catania). Si metterebbe inoltre a rischio lo stesso impianto del Dpef, che è costruito tenendo conto delle entrate, delle spese e della strategia di sviluppo del Pac”: lo dice Ferruccio Donato, reggente della Cgil Sicilia, a proposito del contenzioso apertosi con l’Ue sui tempi di approvazione del Piano di azione e coesione che il governo siciliano ha concordato lo scorso dicembre col ministro Barca. Per Donato dunque “ci troviamo di fronte a un’emergenza gravissima, la cui soluzione deve diventare adesso questione prioritaria per il governo Crocetta. Si tratterebbe infatti- sottolinea- di una tegola enorme su una regione con una economia già allo stremo, che non è in condizione di aspettare neanche un attimo che si attivino interventi, come quelli del Pac, per lo sviluppo, per il lavoro, per il sostegno all’impresa”. Per l’esponente della Cgil “adesso il confronto con l’Ue deve diventare serrato, perché si addivenga subito a una soluzione positiva che scongiuri il blocco. E’ il caso- conclude Donato- che Crocetta la smetta di occuparsi a tempo pieno di campagna elettorale e cerchi di risolvere questo grave problema che si è aperto e che si unisce a quello mai risolto dei vincoli del patto di stabilità, che creeranno presto altri pesanti problemi in ordine alla spesa”.