Grillo a Caltanissetta: Crocetta non sta facendo brutte cose, anzi si sta comportando bene – by Librizzi nostro inviato

Beppe Grillo è ritornato in Sicilia, nella terra del Gattopardo, dove il suo Movimento 5 stelle, in occasione delle Elezioni Regionali dello scorso mese di ottobre, era stato il più votato nell’isola. Una rivoluzione politica che ha messo in crisi tutti i partiti della vecchia nomenclatura. Grillo è arrivato in Sicilia, in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche, martedì scorso, a Messina, tenendo il suo primo comizio. Il leader di 5 stelle ha continuato a inneggiare al cambiamento, un grido per dire basta alle vecchie logiche politico-affaristiche. Ha parlato di tagliare i costi della politica a partire dal finanziamento pubblico ai partiti. Uno spreco di denaro – aggiungiamo noi – considerato che molti esponenti di partito, ma anche semplici parlamentari, hanno usato i soldi pubblici sia per arricchirsi personalmente che per comprare gioielli alle amanti. Uno scandalo, una vera vergogna. E questo ladrocinio – denunciato da giornali e televisioni – è avvenuto in un Paese dove le famiglie non arrivano più a fine mese. Anche a Caltanissetta in presenza di circa duemila persone il leader del Movimento cinque stelle ha denunciato alcune malefatte della vecchia classe politica. “I vecchi partiti continuano a spendere una barca di soldi per la campagna elettorale, tutto denaro pubblico, noi invece non abbiamo chiesto niente a nessuno”, ha detto Grillo. “Nelle nostre liste – ha continuato – ci sono tutte persone per bene. Ci sono professori, impiegati, laureati, diplomati, architetti, casalinghe, gente che vuole cambiare il paese”. Ed ancora: “Le nostre candidate non sono siliconate, bensì abbiamo in lista delle donne che al primo posto mettono i valori della famiglia”. Insomma, un Beppe Grillo a tutto campo. E quando parla dei suoi deputati siciliani dice: “Abbiamo mantenuto la promessa, il gruppo del Movimento 5 stelle all’Ars si è diminuito lo stipendio del 70 per cento, percepiscono solamente 2500 euro al mese, più il rimborso spese. I restanti soldi, circa otto mila euro al mese, vengono restituiti e messi in un fondo per il Micro credito siciliano”. Proprio grazie al risultato delle regionali abbiamo quindici deputati che oggi hanno fatto mancare il numero legale per il Dpef per dire no al Muos degli americani, noi vogliamo gli americani soltanto se vengono in Italia a fare i campus universitari. E oggi, dopo aver scalato la regione siciliana, il Movimento Cinque Stelle è il primo partito in Italia. Gli applausi delle persone non si fanno attendere. E un Grillo che non risparmia neppure gli Americani. “In Sicilia devono venire a costruirci i Campus universitari, non le attrezzature che danneggiano la salute della gente”. E per recuperare i soldi che necessitano allo Stato, Grillo ha una ricetta. “Iniziamo – spiega – a tagliare i vitalizi dei parlamentari, le pensioni d’oro, eliminiamo i soldi per la guerra che si combatte in Afghanistan. Finanziamo le scuole e non i caccia. I missili – aggiunge – dovremmo lanciarli nel palazzo più vuoto d’Italia, il Parlamento. Poi sorridendo aggiunge: Tranquilli, non ci sarebbe nessuna vittima perché, come ho già detto, quello è un luogo vuoto. Il pagamento dell’Iva deve avvenire soltanto a fattura incassata. Bisogna attribuire il marchio del made in Italy soltanto alle aziende che producano in Italia. “Abbiamo il miglior olio del mondo, e lo importiamo. Ad esempio in Cina con il nostro olio si fanno il bidè perché fa venire lo scroto liscissimo”. Fra i tanti obiettivi quello rendere impignorabile la prima casa perché la casa è un bene primario e di eliminare l’Irap. Lo “Tsunami Tour” di Grillo non fa sconti a nessuno, neppure al Partito democratico. Quando infatti gli chiediamo un parere sulla gravissima vicenda che sta interessando il Monte Paschi di Siena, dice: “Il Pd è il Monte Paschi, ci troviamo di fronte alla più grande voragine economica del dopo-guerra”, non chiede alcun arresto “costerebbero altri 300 euro al giorno…, e quindi è meglio che facciano i lavori socialmente utili, perché ne abbiamo bisogno”.
E quando un giornalista di Mediaset gli dice, “Grillo, in Parlamento troverete Berlusconi”, lui risponde: “No, le anime morte lasciamole vagare nel limbo. Noi saremo dentro il Parlamento e gli altri partiti saranno costretti a seguirci. Sentire il Pdl che dice di non volere corrotti nelle liste elettorali è una cosa sconcertante”. Grillo ha parlato anche della necessità di erogare un reddito di cittadinanza per chi non ha un lavoro, una somma da stanziare sino a quando il cittadino non trova una vera occupazione. “Un laureato – ha detto – non può andare a lavorare per 400 euro al mese. Ci vadano i figli della Fornero”.

Ma l’occasione è stata anche quella di chiedere al leader del Movimento cinque stelle un parere sull’attuale Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. “Il Gruppo del Movimento cinque stelle all’Ars attua una politica di controllo – ha detto – ma su Crocetta devo dire che non sta facendo brutte cose, anzi si sta comportando bene. Penso comunque che gli altri partiti saranno costretti a seguire il Movimento cinque stelle, perché le nostre idee sono quelle del futuro. Ce ne bastano 70-80 dei nostri – ha concluso Grillo – per rivoluzionare in meglio il Parlamento italiano”.

Francesco Librizzi