Leonforte: deferiti due minorenni per spaccio e appropriazione indebita e due maggiorenni per ricettazione

Leonforte. Personale del Commissariato di Leonforte, guidato dal Commissario capo Salvatore Tognolosi, a seguito di una brillante e celere attività investigativa, ha provveduto a denunciare, in stato di libertà, due minorenni perché responsabili, il primo di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravato dalla continuazione, il secondo di appropriazione indebita, nonché i maggiorenni P.M. e L.A., giacché responsabili del reato di ricettazione. Ha provveduto, altresì, a recuperare una collana in oro, refurtiva che era stata venduta per acquistare dello stupefacente, e a chiudere per 5 giorni, sospendendone la relativa licenza di P.S., un noto esercizio commerciale deputato alla compravendita di oro di Enna, perché aveva violato le disposizioni di legge previste dall’art.127 T.U.L.P.S.
Nelle settimane scorse,infatti, una coppia di coniugi leonfortesi si presentava presso il locale Commissariato, denunciando l’ammanco dalla propria abitazione di alcuni monili in oro, nello specifico di una collana di circa 50 cm e di circa 15 grammi, circostanza che, a loro dire, era ascrivibile al proprio figlio minorenne.
Il giovane aveva parzialmente ammesso di avere compiuto il fatto, unitamente ad un amico, al fine di rivendere i gioielli ad un esercizio commerciale di Enna deputato alla compravendita di oro.
Pertanto, personale del Commissariato leonfortese si recava presso il citato esercizio commerciale ennese, ove analizzava il prescritto registro delle operazioni giornaliere, nel quale, nondimeno, benché obbligatorio per legge, non vi era traccia dell’avvenuta cessione della collana.
Tuttavia, il personale del Commissariato, tramite un’abile opera di convincimento, persuadeva il titolare del citato esercizio, a consegnare la collana in questione, che, infatti, lo stesso, in tarda serata, restituiva agli agenti leonfortesi. Il monile veniva riconsegnato alla vittima, che lo riconosceva inconfutabilmente, ringraziando gli operatori anche per il valore affettivo rivestito dallo stesso.
Per il titolare scattava la denuncia per il reato di ricettazione, e il proprio esercizio commerciale, deputato alla compravendita di oro, veniva chiuso per 5 giorni, con sospensione della relativa licenza di P.S., avendo il titolare violato l’art. 127 T.U.L.P.S. per non aver registrato l’alienazione dell’oro.
La vicenda, tuttavia, rivelava un ulteriore, importante aspetto. Gli agenti, infatti, acquisivano la fiducia del minore che confessava loro di aver sottratto l’oro dei familiari, e di averlo venduto, insieme ad un amico, presso il negozio ennese, per pagare i propri, pregressi, debiti, derivanti dall’acquisto di stupefacenti.
Infatti, il giovane aveva contratto debiti con uno spacciatore leonfortese minorenne, che aveva posto in essere pressanti e consistenti minacce al fine di ottenerne i pagamenti, minacce che avevano spinto il minore a trafugare, e successivamente, vendere l’oro dei congiunti pur di poterne soddisfare le richieste. Pertanto, esperita successivamente mirata attività d’indagine, mediante pedinamenti ed appostamenti, si riusciva a dimostrare la veridicità di quanto acclarato dal minore, e si accertava l’attività di spaccio di un altro minore che veniva deferito, per tale reato, alla Procura della Repubblica dei Minorenni di Caltanissetta.