Usura e estorsione. Processo al villarosano Maurizio Nicosia

Il pentito Carmelo Barbieri, ex braccio destro di Piddu Madonia, boss di San Cataldo, ha deposto ieri mattina al processo a carico di Maurizio Nicosia, pregiudicato villarosano che si trova imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso, usura e estorsione. Secondo Barbieri, l’incontro fra lui e Maurizio Nicosia sarebbe avvenuto a Resuttano nel giugno-luglio del 2008, dove il villarosano si sarebbe presentato assieme a Vincenzo Ferrara e a un giovane di Resuttano. I due erano andati a trovarlo per comunicargli che a Caltanissetta si stavano muovendo loro e gli chiedevano se poteva metterli in contatto con i nipoti di Madonia, i fratelli Tusa, cosa che non poté fare. Le paure di Maurizio Nicosia, con cui Barbieri dice di aver scambiato “solo qualche parola”, erano legate al fatto che in quei giorni era sceso un mafioso da Genova vicino agli Emmanuello per cercare di capire se qualcuno poteva tradire il boss. “Questi sospettava di Maurizio Nicosia e di Giuseppe Zuzzè, e Barbieri disse al genovese che lui li conosceva bene ed erano persone a posto – ha dichiarato Barbieri – Nicosia mi fececapire che si era interessato a reperire per trovare una località dove poter nascondere Emmanuello, che in quel momento era latitante”. Barbieri ha sostenuto anche sostiene di aver conosciuto Nicosia a metà degli anni ’90, quando intervenne per una macchina che Pietro Riggio di Resuttano aveva ceduto a Nicosia, macchina che sarebbe stata taroccata. Alle rimostranze di Nicosia, era intervenuto Barbieri, contattandolo tramite un amico comune. Rispondendo alle domande del pm Roberto Condorelli, il magistrato che ha coordinato l’indagine “Nerone”, condotta dagli agenti della squadra mobile, diretti dal vicequestore Giovanni Cuciti – ha poi detto di aver incontrato dopo diverse tempo in carcere Nicosia a Caltanissetta. Lui gli avrebbe detto di avere come punto di riferimento Ciccio La Rocca di Caltagirone, che era detenuto nella stessa sezione di Nicosia. “Inoltre – ha dichiarato Barbieri – Giovanni Monachino di Pietraperzia mi parlava spesso dei Nicosia, dicendo che avevano un certo peso a Villarosa”. Nell’interrogatorio è intervenuto l’avvocato Antonio Impellizzeri, che ha chiesto a Barbieri se Nicosia fosse stato affiliato ritualmente alla famiglia, e lui ha risposto di no; ed ha risposto di non avere ami chiesto prestiti a Nicosia.