Gangi a sostegno della glorificazione di don Francesco Paolo di Gravina

E’ stato sottoscritto, ieri pomeriggio a Palermo, l’atto di gemellaggio tra il Comune di Gangi e l’associazione “Amici del Principe” di Palagonia e di Lercara Friddi, Don Francesco Paolo Gravina
Alla cerimonia di sottoscrizione del gemellaggio, tra il Comune di Gangi e gli Amici del Principe, che si è svolta in Via Sciuti, dove si trova l’Istituto delle suore della carità del Principe di Palagonia, vi hanno preso parte il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e l’assessore Mimma Nasello a officiare la Santa messa Padre Giuseppe Di Giovanni, vice postulatore della causa di beatificazione. A fare gli onori di casa la superiora generale delle suore di carità e Francesco Paolo Sausa di San Nicola fondatore dell’associazione “Amici del Principe” che sostiene la glorificazione del Principe.
“Il principe è il protettore dei sindaci d’Italia – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – siamo onorati come municipalità di sostenere la sua glorificazione di un uomo di alte qualità morali e sociali che durante gli anni alla guida della città di Palermo ha operato una bonifica morale e sociale molto importante per quei tempi”.
A ringraziare il sindaco di Gangi Francesco Paolo Sausa di San Nicola che ha detto: “Don Francesco Paolo Gravina è stato un uomo diverso per il suo tempo, un sindaco servo di Dio di grande devozione cristiana, è stato l’anticipatore delle politiche sociali mettendo il suo immenso patrimonio al servizio e per aiutare gli altri, gli ultimi”.

BREVE BIOGRAFIA DEL PRINCIPE DI PALAGONIA:
Nacque a Palermo il 5 Febbraio 1800, uomo piissimo, di nobile animo, oltre che di casato che amò immensamente Dio e il prossimo dedicandosi, da Sindaco della Città di Palermo dal 1834 al 1836 e da Presidente dell’Albergo delle Povere, all’opera sociale del reclutamento e aiuto dei più poveri nel suo palazzo di Malaspina.
Un Principe illuminato che comprese che per l’assistenza dei più poveri erano necessarie
le Suore e nel 1835 fondò le Suore di Carità. Morì il 15 aprile 1854, Fu sepolto nella chiesa di San Giovanni Battista a Baida.
Il 30 maggio 1990, il Cardinale Salvatore Pappalardo, ha aperto il processo di beatificazione.