Fand Enna: ricovero gratuito per i malati di alzheimer

In occasione della XX Giornata mondiale dell’alzheimer, celebratasi il 21 settembre scorso, il Presidente della FAND, Giuseppe Regalbuto con i due vice presidenti Gianluca Vece e il Luigi Petralia tornano ad occuparsi delle problematiche correlate alla malattia.
“L’Alzheimer» spiega Regalbuto «non è una patologia che riguarda soltanto chi ne è affetto, ma ha un impatto devastante anche sui famigliari e le persone che ne vengono oltremodo coinvolte. Gli enti pubblici e le case convenzionate di cura non possono, pertanto, far pagare la retta per il ricovero di una persona affetta dal morbo di Alzheimer al malato o al parente”.
Ad affermarlo è la Corte di Cassazione, con sentenza n. 4558 del 22 marzo 2012, la quale statuisce che la retta deve essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Con l’effetto che il comune non può rivalersi sul malato o, se questi è nel frattempo deceduto, sui parenti. Già in passato si sono registrate sentenze analoghe circa il ricovero di ultrasessantacinquenni non autosufficienti: anche in questo caso, secondo l’art. 23 della legge n. 328/2000, non è possibile per un ente pubblico o una casa di cura rivalersi sui parenti dell’assistito.
La questione riguarda, in modo particolare, la Provincia di Enna dove quasi non esiste niente (tranne un reparto presso l’ospedale Chiello di P.Armerina) per il ricovero degli ammalati di Alzheimer, purtroppo, non pochi.
“La nostra Provincia – conclude Regalbuto – è tra le province con la più alta percentuale di ammalati di Alzheimer. Nonostante ciò, l’ASP non riesce a dare risposte adeguate in tal senso, se non, per assurdo, la chiusura degli ospedali di come Leonforte e la riduzione al minimo per Piazza Armerina, che, invece, potrebbero divenire poli di eccellenza in materia. Non facciamo si che anche le istituzioni contribuiscano ad accrescere la solitudine di questi ammalati”.