Calcio. A quindici anni, arbitro donna applaudita con fiori

Uscire da un campo da un campo di calcio con applausi ed un mazzo di fiori, dopo avere arbitrato una stracittadina, non è sicuramente facile nel nostro mondo del calco, abbastanza aggressivo. Eppure Francesca Di Serio, quindici anni, studentessa della terza classe del Liceo Scientifico, c’è riuscita. Arbitrando una partita della categoria giovanissimi, una stracittadina Barrese – Città di Barrafranca, finita 7-0 per la Barrese, ha ricevuto dai dirigenti delle due squadre tanti complimento ed un bel mazzo di fiori che l’hanno tanto emozionata, ma l’hanno spinto a continuare ad arbitrare con grande determinazione ed anche con grandi capacità tecniche. Uscire con gli applausi dal campo di Barrafranca è sicuramente un ottimo banco di prova, potrebbe essere il trampolino di lancio verso traguardi migliori, verso il salto di categoria, anche se è ancora presto e bisogna farsi le ossa. Le partite di calcio non sempre sono facili da portare a termine, basta un episodio gestito male per sconvolgere del tutto una partita. Il futuro è dalla parte della giovane Francesca sempre che l’amore per lo sport e per l’arbitraggio rimanga sano e concreto, basta fare dei sacrifici, essere un’ottima atleta e conoscere il regolamento alla perfezione, avere coraggio e fermezza. Francesca, per certi aspetti, è una figlia d’arte, suo padre, Massimo, è stato negli ’80 uno dei velocisti più forti della Sicilia, campione italiano Libertas negli 80 metri piani, ha gareggiato nelle file della Libertas Haenna assieme a Mario Gulino, che poi è passato alla pallamano. Nella famiglia Di Serio lo sport è di casa, lo zio Enzo è stato un discobolo, lo zio Luigi lanciatore di peso e giudice di gara della Fidal, sempre nelle file della Libertas Haenna, i due fratelli di Francesca, Pasquale e Giovanni sono stati due ottimi nuotatori anche a livello agonistico.