Enna. Ordinata l’autopsia sul corpo del bambino, nato morto

ospedale_Enna2“L’Ospedale Umberto I non ha niente da rimproverarsi nella morte del bimbo delle coppia di Valguarnera perché i medici del pronto soccorso hanno potuto solo accertare che il bimbo, nel ventre materno, non dava segnali di vita”. A dichiararlo sono stati, in tempi diversi sia il direttore sanitario Emanuele Cassarà sia il primario dell’ospedale di Ostetricia, il dottor La Ferrera, che la notizia ovviamente l’ha appresa dai colleghi del pronto soccorso. Pare che nella vicenda del bimbo morto non c’entra neanche l’ospedale Chiello di Piazza Armerina perché la donna veniva seguito da un medico che operava nel’ambulatorio. Comunque la direzione sanitaria sta svolgendo una serie di indagini proprio per chiarire che gli ospedali sono estranei a questa vicenda. Intanto Il Pm Ferdinando Lo Cascio ha ordinato l’autopsia sul corpo del bambino, nato morto lunedì scorso. I genitori si sono accorti della morte del bimbo solo quando sono arrivati in ospedale, al Pronto soccorso dell’Umberto I, quando i medici hanno detto che i battiti del cuore non si sentivano, hanno approfondito gli accertamenti ed hanno dovuto constatare il decesso del bimbo. Addirittura si parla che la morte del bimbo potrebbe essere avvenuto 48 ore prima. Ora sarà l’autopsia a stabilire quali sono state le cause della morte del bambino; si parla con una certa insistenza, ma mancano certezze, che i valori della madre erano un po’ alterati per cui dal lunedì precedente alla disgrazia sarà successo qualcosa che ha alterato liquido amniotico ed altri valori. I familiari, pur riconoscendo che l’Ospedale Umberto I non c’entra in questa situazione, hanno presentato una denuncia, con l’obiettivo di conoscere le cause che hanno provocato la morte del bambino e molto si potrà sapere dallo status della partoriente. “Vogliamo la verità – dichiara il nonno del piccolo, che ha contattato i media – e, se ci sono responsabilità, chi ha sbagliato deve pagare”. Sia il direttore sanitario dottor Emanuele Cassarà che il dottor La Ferrera stanno seguendo tutto l’iter, pur non essendo implicati i due ospedali, e hanno preparato un dossier che possibilmente consegneranno al magistrato inquirente in modo che si possa dire con certezza che questa volta gli ospedali dell’Azienda ennese in questa questione non c’entrano per niente ed hanno fatto tutto quello che era possibile fare, non dimenticando che il reparto di Gineclogia dell’ospedale di Enna è un punto di riferimento molto importante per tutto il Centro Sicilia. Sono tanti bambini che sono nati all’Umberto I provenienti dalle province di Enna, Catania, Caltanissetta ed Agrigento.



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