Valguarnera. Mustafà Cazim si difende, mi sono sentito trattato come un delinquente

Mustafà Cazim catalogo autorizzazioni sindaci sicilianiValguarnera. “Non ho mai approfittato di nessuno, ho chiesto l’elemosina e quant’altro alla luce del sole, autorizzato da tanti sindaci della Sicilia e non solo dal sindaco di Valguarnera. Non capisco tutto questo clamore mediatico attorno alla mia persona, mi sono sentito trattato come un delinquente comune, mentre sono un uomo onesto che si prodiga per aiutare i suoi fratelli kosovari martirizzati dalla guerra.” Comincia così il racconto del 59enne Mustafà Cazim che nei giorni scorsi è balzato agli onori della cronaca nazionale per essere stato autorizzato dal sindaco di Valguarnera Francesca Draià a bussare alle porte dei suoi concittadini per chiedere l’elemosina e degli indumenti per il suo popolo. Un’attività umanitaria- secondo il kosovaro- Un modo però-secondo l’opinione comune- quanto mai inusuale ed irrituale da parte del sindaco, di concedere ad uno straniero una tale autorizzazione con tanto di firma e visto del Comune. La scintilla è scoppiata quando nei giorni scorsi Cazim si è presentato a casa dell’ex consigliere comunale Giuseppe Interlicchia che non ha creduto ai propri occhi leggendo l’autorizzazione del sindaco. E da lì è scoppiata la bufera mediatica. E ieri mattina il kosovaro che vive a Troina è venuto a Valguarnera per chiarire la sua posizione. “Mi avete crocifisso- ha detto- mentre io non ho fatto nulla di male. Sono stato autorizzato non solo dal sindaco di Valguarnera, ma anche da parroci e da tanti altri sindaci delle Sicilia di varie province: Catania, Enna, Ragusa, Agrigento, Siracusa e mostra il catalogo delle autorizzazioni. Non solo, ma a Valguarnera anche carabinieri e vigili urbani erano a conoscenza di tutto.” Vista però la sua fervente attività, l’autorità di polizia lo ha informato che per continuare questa attività umanitaria, in conformità con le leggi vigenti, era necessario un collegamento con un’associazione di volontariato no profit. E Cazim rispettoso delle leggi dello Stato Italiano lo ha fatto e ci mostra un documento rilasciato dall’Aisa-Sicilia (associazione italiana sicurezza ambientale). E cosa c’entra l’associazione sicurezza ambientale con l’attività umanitaria?. E ciò che si è chiesto anche l’ex consigliere comunale Giuseppe Interlicchia che rimane sulle sue idee: “in un Comune come il nostro dove lo stato di indigenza e povertà è al massimo, come può il sindaco rilasciare un lasciapassare ad uno straniero per bussare alle porte della gente?, Sebbene con scopi umanitari. “E dei nostri concittadini che sbarcano il lunario cosa ne facciamo, li lasciamo morire di fame?” Interlicchia contesta pure che nell’autorizzazione rilasciata dal sindaco manca il numero di protocollo e sarebbe stato forse più logico deliberare un contributo straordinario a favore del kosovaro, non solo ma i due fogli hanno oggetto diverso perché da un lato si chiedono indumenti e alimentari e in quello di Valguarnera solo sostegno economico. La vita di Mustafà Cazim non è stata sicuramente facile. In Italia da più di vent’anni, ha fatto tutti i lavori di questo mondo: l’agricoltore, il manovale, il cameriere, il raccoglitore di arance. Da anni si è stabilito poi definitivamente a Troina ove ha trovato una nuova moglie e una casa grazie all’intercessione dei monaci. Si una seconda moglie perché la prima, secondo le leggi del suo paese ce l’ha in Kosovo, dove la va a trovare un paio di volte l’anno. Ha pure otto figli sparsi in tutte le parti del mondo. Da 12 anni, dal 2004, si è inventato questo secondo mestiere, aiutando il suo popolo con approvvigionamenti di viveri, soldi e indumenti.” Ma i soldi che accumula vanno a finire tutti alla sua gente? “La gran parte sicuramente-dice- il resto serve alla mia famiglia per vivere”. “Dove sta lo scandalo che avete creato?- Due, tre volte l’anno con il mio furgone mi reco in Kosovo e vado a consegnare tutto ciò che riesco a ricevere dalla bontà dei cittadini siciliani. E questa per voi non sarebbe un’opera meritoria? Sapete voi in che condizioni regna il mio paese, quali sono stati i postumi della guerra? Cazim potrà avere le sue ragioni, ma è giusto che gli indigenti locali vivano di stenti e non sanno a quale Santo votarsi, mentre ad uno straniero si consente di bussare alle porte della gente con tanto di permesso scritto dal Sindaco?

Rino Caltagirone