TARI: i conti non tornano più ad Enna, non più 5mln ma 6 mln
Enna-city - 22/03/2017
Sembra stia per abbattersi un ulteriore tempesta sull’Amministrazione Dipietro relativa alla TARI.
Le tariffe vigenti, infatti, sono calcolate su un costo che il Piano Tecnico Economico del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani del 2016 fissava in circa 5 MLN di euro al quale, pare, dovrà aggiungersi un ulteriore milione, per un costo reale di 6 MLN di euro, con conseguente ricalcolo delle tariffe e aumento della bolletta. Una mazzata per tutti i cittadini che, a fronte di un servizio inesistente, saranno costretti a pagare delle tasse salatissime.
A conferma dei dubbi che erano stati sollevati in sede di approvazione del Piano, questo aumento deriva per lo più dal mancato introito di somme relative agli anni precedenti, divenute inesigibili, che verranno appunto traslate sull’utenza attualmente attiva.
Vale la pena ricordare che un credito diventa inesigibile solo dopo che sono state esperite infruttuosamente tutte le procedure che la legge consente per il recupero dello stesso. Tali crediti inesigibili vanno inseriti nel Piano Tecnico Economico, da cui si calcola la TARI, al fine di garantire che le entrate di competenza di un anno realizzino, non solo a livello previsionale ma anche a consuntivo, la copertura integrale dei costi del servizio richiesta dal nuovo sistema contabile armonizzato degli Enti Locali.
Un argomento che fu molto discusso in sede di approvazione del Bilancio perché già allora il Collegio dei Revisori aveva dato il relativo parere a maggioranza e con la raccomandazione “che l’Ente costantemente monitori l’andamento della Tari ai fini del rispetto della copertura Integrale del Costo reale e per evitare squilibri”. Raccomandazione che, insomma, faceva presagire problemi futuri.
In questo scenario sia il gruppo consiliare del PD che quello del M5S avevano più volte chiesto maggiore chiarezza e monitoraggio costante sulla reale capacità di riscossione di questo tributo.
Ancora una volta, quindi, l’Amministrazione dovrà correrei ai ripari in fretta e furia, per portare in aula la delibera sulla Tari entro la scadenza dei termini previsti per l’approvazione del Bilancio, per coprire tale aumento, senza che ad oggi la problematica sia stata affrontata con la giusta chiarezza e programmazione e, come al solito, a pagare le conseguenze della cattiva gestione, passata e presente, saranno i cittadini.