Pergusa. Annullato Raid Laghi
Enna-Cronaca - 01/06/2009
Enna. L’annullamento della sesta edizione del Raid dei Laghi per auto storiche, organizzato dall’Ente Autodromo di Pergusa, desta parecchie preoccupazioni perché è la seconda manifestazione che viene annullata e rinviata ad altri tempi migliori. La prima manifestazione annullata è stata la prima prova del campionato regionale di slalom ed ora c’è il Raid dei laghi, al quale erano interessati molti comuni della provincia, quelli che praticamente si trovano nei pressi dei laghi ennesi. A chiusura delle iscrizioni erano appena quindici gli iscritti, troppo pochi per una manifestazione, che comprendendo un percorso di circa 300 chilometri, aveva un impegno organizzativo notevole. Al di là delle considerazioni di carattere finanziario, non c’è dubbio che questo rinvio a data da destinare preoccupa parecchio, sta a significare che cinque anni di silenzio nel campo delle attività motoristiche hanno lasciato il segno ed ora il circuito di Pergusa non ha più quell’ascendente che aveva sino al 2004, quando veniva considerato l’autodromo più attivo dell’Italia meridionale. Il presidente dell’Ente, Mario Sgro, era visibilmente e giustamente preoccupato perché ci teneva tanto a questa gara, perché l’iter per la realizzazione della famosa “via di fuga” è troppo tortuoso e lento, nonostante l’opera da realizzare impegna poco tempo. Cinque di assenza dalle gare motoristiche sono tanti e pericolosi, per cui bisogna darsi da fare per ottenere tutte le autorizzazioni e dare il via ai lavori in modo da poter programmare un finale di stagione e poi puntare tutto al 2010 per dare il giusto slancio alla ripresa del circuito automobilistico. Sappiano che il presidente Sgro si è messo in contatto con esperti nella organizzazione di manifestazioni motoristiche, per vedere di varare un programma che sia altamente competitivo, ma tutto questo potrebbe risultare inutile se non si realizzare quella via di fuga che consentirebbe di ottenere le licenze nazionali dalla Csai e internazionali dalla Fia. A questo punto Provincia, Comune, Ente Autodromo, Assessorato regionale al territorio ed ambiente,ognuno per la loro parte dovrebbero attivarsi per cercare di sbloccare l’iter burocratico ed avviare concretamente tutte le pratiche per la realizzazione di quei lavori che sono necessari a dare il via alle attività all’interno del circuito automobilistico.