Rifiuti/Enna. Consigliere provinciale Buscemi PD: Centro destra solo demagogia

Enna. Dura nota del Consigliere provinciale del PD Paolo Buscemi sulla gestione dei rifiuti. In questi giorni polemiche a non finire, scambio di accuse tra centro destra e centro sinistra. Sindaci divisi anche all’interno delle proprie coalizioni, e l’ennesimo rinvio odierno a dta da destinarsi sulla nuova composizione del CdA di Sicilia Ambiente. Una situazione che allo stato attuale non vede sbocchi, ma che necessità di una grossa presa di posizione per risolvere la complessa situazione venutasi a creare. A ben poco servono le accuse da destra a sinistra e viceversa, il cittadino così non si orienta più e continua a non pagare. Si dice che questo rinvio è stato voluto dai sindaci del centrodestra, in quanto vogliono controllare la situazione finanziaria della società e quali possibili sviluppi la stessa può avere in futuro. Nella sostanza chiederanno ai revisori dei conti della società quale è la realtà finanziaria di SiciliaAmbiente, prima di andarsi a sedere in assemblea per la elezione del consiglio di amministrazione. C’è anche da dire che qualche sindaco del raggruppamento di centro destra vorrebbe il fallimento della società e, quindi, l’affidamento del servizio ai comuni ed alla Provincia, così come si vorrebbero dei tagli di organico del personale sia a livello amministrativo sia in quello dei lavoratori di igiene ambientale. Questo ulteriore rinvio è stato voluto da ambedue gli schieramenti ed è solo ed esclusivamente un fatto politico perché ancora non si riesce a trovare una linea di condotta comune che consenta di trovare una soluzione condivisa per arrivare alla soluzione di un problema che è sicuramente molto difficile, controversa, sbagliata nell’impostazione. I piani economici, varati dai singoli comuni, per conoscere il costo singolo del servizio di raccolta dei rifiuti ed anche quello complessivo che si dovrebbe aggirare intorno ai 20 milioni di euro. Piani economici, approvati dai consigli comunali oppure, in qualche caso deliberati dalla giunta, dai quali dovrebbe poi nascere la tariffa per ogni singolo utente, tariffa che si dovrebbe avvicinare a quella del 2005. Rimane il discorso se deve essere Tia o Tarsu e la differenza è sicuramente sostanziale perché nella Tia, essendo una tariffa ci sarà da applicare l’Iva ed il 3 per cento che va alla Provincia regionale, un incremento notevolissimo che va a discapito dell’utente e che, in un recente passato ha provocato la protesta di moltissimi cittadini che si sono visti aumentare i costi in maniera considerevole. Riunione, dunque, rinviata, probabilmente alla prossima settimana, ma il problema dell’emergenza rifiuti rimane ed un problema che va affrontato con determinazione e con impegno da parte di tutti.
Nelle ultime elezioni provinciali da ambo i lati i ‘buoni’ proclami erano ad iosa. Il candidato Presidente Monaco nel suo programma ne ha dedicato una buona parte, Assoutenti si presentava con la sigla di Alternativa Democratica e tutt’oggi continua a sostenere tramite il suo rappresentante al Consiglio provinciale, Michele Sutera, di avere la ricetta per risolvere la problematica (cosa aspetta allora l’avv.Ilaria Di Simone ad uscire ufficialmente con una proposta, anche noi diamo atto che sono in materia tra i più ferrati, anche se con una visuale non da tutti condivisibile).

Abbiamo voluto ospitare l’intervento del Consigliere Paolo Buscemi che in data odierna ha subito un attacco mediatico il quale ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“E’ necessario a questo punto, fare un poco di chiarezza a chi della problematica dei rifiuti ne ha fatto una battaglia oltranzista e ne ha costruito le sue fortune politiche. In risposta a quanto viene affermato dal Consigliere provinciale Michele Sutera, e senza volere alimentare inutili polemiche, su un problema così delicato desidero ricordare allo stesso che gli elettori gli hanno affidato un compito di responsabilità e di governo dando fiducia al loro messaggio elettorale ed alle promesse fatte proprio un anno addietro. Ricordo al Consigliere Sutera che a concepire gli ATO rifiuti e farli nascere in tutta la Sicilia è stato il governo di centro destra targato Cuffaro, di cui oggi lui ed il suo assessore provinciale ne sono parte integrante della coalizione che guida la provincia regionale di Enna. Vorrei ricordare allo stesso che il fallimento degli Ato in Sicilia è agli occhi di tutti soprattutto nelle Provincie di Catania e nella città di Palermo e che tutte le posizioni che oggi sono state prese dai sindaci del centro sinistra sono responsabili e coerenti con il mandato a loro affidato. E’ facile fare demagogia piuttosto che prendere delle scelte, anche se impopolari, il Presidente Monaco ed il suo Assessore alle partecipate ad oggi non hanno fatto nessuna scelta convinta. Da diverso tempo giace la proposta di delibera da parte del Giunta che prevede la cessione del pacchetto azionario delle quote di Sicilia Ambiente, e che pare nessuno della maggioranza abbia interesse a sollecitare e a fare arrivare in consiglio per la deliberazione. Desidero ricordare al Consigliere Sutera che la legge sugli ATO rifiuti è stata imposta dal governo di centro destra attraverso l’invio dei commissari anche a quei sindaci che ritenevano opportuno proseguire il servizio dei rifiuti in house, inoltre a gestire tale processo al Comune di Enna vi era un sindaco espressione massima del partito del presidente Monaco. Ricordo a me stesso che le scelte fatte dall’allora sindaco di centro destra furono, a mio avviso, scelte scellerate, che hanno causato l’aumento delle tariffe sui rifiuti nel comune di Enna ed il conseguante dissesto finanziario. E’ oramai risaputo a tutti che i quaranta netturbini che si occupavano della raccolta della spazzatura nel comune di Enna, prima della nascita dell’Ato Rifiuti Enna Euno erano a carico delle casse del comune per un costo totale di circa un milione e mezzo di euro, e che gli stessi furono prima distaccati in servizio presso la società che gestiva la raccolta dei rifiuti e poi richiamati in servizio presso il comune di Enna scaricando tutto il costo del personale sulla tariffa e, quindi, sui cittadini. La verità è che non si ha la volontà di ristrutturare e risanare Sicilia Ambiente, così facendo si porta al fallimento della società. Da circa un anno il centro destra scappa dalla gestione dei rifiuti e fa solo proposte demagogiche”.

Quanto dichiarato dal Consigliere Sutera:
«Non si può essere inadempienti da più di quattro anni nella gestione dei servizi dei rifiuti e poi pretendere la risoluzione del problema dal presidente della provincia, quando i sindaci del centrosinistra ripropongono piani tariffari che continuano a penalizzare pesantemente i cittadini. Voglio ricordare che i debiti di una lacunosa gestione dell’Ato EnnaEuno e di Sicilia Ambiente non sono stati causati dal presidente Monaco, ma da Comuni amministrati da sindaci, dove quelli di centrisinistra detengono la maggioranza nelle due società e che si sono spogliati dei poteri di cui erano destinatari mettendo i cittadini dell’intera provincia in condizioni di essere vessati con l’applicazione e la richiesta di pagamento di tariffe illegittime”. Questa è la premessa alla base della risposta del consigliere provinciale di Alternativa democratica, Michele Sutera, all’attacco del consigliere del Pd, Paolo Buscemi, al presidente Monaco sulla questione rifiuti accusato di “non essere riuscito neanche a proporre una linea condivisa tra i sindaci di centrodestra”. “Cosa assolutamente non vera – dice Sutera – E a conferma di quanto sostengo proprio oggi sono mancati al previsto incontro i sindaci del centrosinistra, i quali si stanno dimostrando incapaci di sedersi al tavolo per cercare una soluzione definitiva. Non solo. In questa complicata vicenda voglio sottolineare anche l’incapacità politica del sindaco di Enna, comune capofila, che non riuscendo a fare approvare la Tarsu 2009 dal consiglio comunale è finito per l’ennesima volta in un vicolo cieco tanto che, con un colpo di mano, ha dovuto approvare illegittimamente con una determina sindacale la Tia nonostante i pronunciamenti contrari di Cga e Commissioni tributarie provinciali e regionali con costi troppo alti per la cittadinanza”. Secondo Sutera, quindi, la risoluzione del problema dei rifiuti viene ostacolata dagli stessi sindaci del centrosinistra i quali detengono la maggioranza. “E’ risaputo – aggiunge ancora Sutera – che l’Ato e Sicilia Ambiente hanno un organico impiegatizio troppo elevato il cui stipendio incide fortemente sul costo del servizio, che la collettività ennese non può reggere facendosene carico. Se le due società si vogliono salvare senza gravare fortemente sui cittadini, è necessario che si ristrutturino. Il centrodestra non è per il licenziamento dei lavoratori; vorremmo però che per una volta i politici del centrosinistra, responsabili del sistema fallimentare del piano rifiuti, si trovassero d’accordo per far rientrare il sistema del settore dei rifiuti nella legalità delle leggi che la governa e nello stesso tempo far in modo che gran parte del personale impiegatizio, invece di essere un costo, possa essere un valore immettendolo nel circuito produttivo della raccolta differenziata, del compostaggio e quant’altro. Per fare questo è necessario che la politica faccia un passo indietro, che la Provincia e i Comuni si riapproprino del proprio ruolo”.
Giacomo Lisacchi