Enna. Protesta degli allevatori

Enna. L’unione allevatori Sicilia ed in particolare gli allevatori dei Nebrodi, che comprendono gli allevatori delle province di Enna e Messina, si sono riuniti in assemblea nella sala del consiglio comunale di Castel di Lucio ed hanno sottoscritto all’unanimità un documento che affronta il problema della vaccinazione, argomento questo che dal lontano 1992 condiziona l’attività degli allevatori siciliani. Nel corso dell’assemblea sono state valutare tutte le problematiche relative all’argomento ed è stato deciso di “richiedere la vaccinazione del patrimonio bovino e bufalino con RB51, che si ritiene essere il vaccino che meglio risponde alle esigenze delle vaccinazioni;. contrastare ogni turbativa di mercato che caratterizza il mercato della zootecnia siciliana; richiedere un incontro urgente all’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, con i sindaci della zona dei Nebrodi; richiedere la riunione straordinario dei consigli provinciali di Enna e Messina, aperto ai sindaci dei Nebrodi sul tema della brucellosi; invitare i sindaci a predisporre delle ordinanze di vaccinazione del patrimonio zootecnico dei Nebrodi con vaccino RB51; di essere disponibili ad iniziative di protesta clamorose per difendere il comparto della zootecnia”. Il documento è stato firmato da diversi sindaci ed assessori della zona dei Nebrodi, oltre alla firma di Francesco Calanna, presidente del Gal Nebrodi Plus, Carmelo Rizzo Nervo e Carmelo Galati Rando, presidente e vice presidente dell’Unione Allevatori di Sicilia. Non è la prima volta che i componenti dell’Unione Allevatori di Sicilia organizza della manifestazioni di protesta contro il sistema di vaccinazione degli animali, che non risulta essere efficace e che, tra l’altro, non risolve il problema della brucellosi, perché molto spesso si verifica una falsa sintomatologia della brucellosi. In passato una manifestazione di protesta, alcuni mesi fa, è stata fatta davanti all’Asl 4 di Enna.