Provincia Enna. Quanti gli Enti in regola con i loro siti istituzionali?
Enna-Cronaca - 30/07/2009
Rischiano la sospensione dei trasferimenti regionali quei Comuni ed Enti dell’Ennese che non pubblicano nei loro siti internet istituzionali gli estratti di tutti gli atti deliberativi adottati dalla giunta e dal consiglio comunale e le determinazioni del sindaco e dei dirigenti. Tra le varie leggi ultima l’articolo 18 della legge regionale 22 del 2008 e l’articolo 10 della legge regionale 6 del 2009. Quest’ultima legge stabilisce il termine di 60 giorni, a decorrere dal 20 maggio di quest’anno, entro il quale i sindaci dei Comuni avrebbero dovuto trasmettere all’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali la dichiarazione attestante l’istituzione di questo servizio di pubblicazione sui siti internet istituzionali dei rispettivi Comuni e la nomina dei responsabile del procedimento. Il termine è già scaduto il 20 luglio, ma l’assessore regionale Caterina Chinnici ha voluto concedere altri 10 giorni di tempo ai Comuni inadempienti per mettersi in regola. E l’ha fatto diramando una circolare inviata ai sindaci dei 390 Comuni siciliani. Se non rispetteranno neppure questo termine, i Comuni inadempienti si vedranno sospendere i trasferimenti di somme a vale sul fondo delle autonomie locali, fino a quando non avranno adempiuto a quest’obbligo di pubblicazione degli atti deliberativi per estratto sui siti web. La legge prevede inoltre, per i Comuni che già pubblicano sui lori siti web gli estratti degli atti deliberativi, l’obbligo di aggiornarli entro il primo giorno di ogni mese. Se non adempiono a quest’obbligo, i Comuni saranno sanzionati con la sospensione dei trasferimenti regionali. Quindi non basta che i Comuni pubblichino di tanto in tanto gli estratti delle delibere di giunta e di consiglio. E’ necessario che tengano aggiornati i loro siti, se non vogliono incorrere in sanzioni. “Trasparenza vuol dire legalità. Solo in questo modo possiamo trasformare le amministrazioni pubbliche in case di vetro”, sostiene l’assessore Chinnici.
Silvano Privitera