Troina: fuochi controllati in agricoltura
Enna-Cronaca - 18/08/2009
TROINA. Il regolamento delle modalità d’impiego di fuochi controllati in agricoltura, adottato l’11 maggio 2007 dal consiglio comunale con la delibera n. 28, deve essere adeguato alle nuove direttive emanate il 4 giugno 2008 dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Rispetto al regolamento comunale del 2007, le nuove direttive del 2008 ampliano i divieti di accendere fuochi o compiere attività che possono creare pericolo immediato d’incendio. Si amplia anche l’arco temporale in cui tali divieti si devono osservare: dal 15 giugno al 15 ottobre mentre prima era dal 30 giugno al 15 ottobre. Tra i nuovi divieti c’è quello di usare fuochi d’artificio, in occasione di feste e solennità religiose, in aree diverse da quelle individuate. Le nuove direttive precisano che, vicino le aree ricadenti all’interno del territorio comunale interessate dalla presenza di cespugli, sterpaglie ed erba secca, non si possono accendere fuochi. I proprietari possessori e conduttori di fondi lungo le strade ricadenti all’interno del territorio comunale, hanno l’obbligo, entro il 15 giugno di ogni anno, di tenere i terreni almeno per una fascia di 20 metri dalla scarpata o dalla banchina sgombre di erbe secche, foglie secche e ramaglie. La novità di maggiore rilievo delle nuove direttive è il divieto di fuochi d’artificio, in occasione di feste e solennità, in aree diverse da quelle autorizzate. Questo significa che il regolamento si applica non solo per i fuochi controllati in agricoltura, ma anche al centro urbano non esente da pericoli d’incendi per talune attività che vi si svolgono. Feste e solennità civili o religiose si fanno nelle vie e nelle piazze del centro urbano. Del resto, quando si parla di territorio comunale, si intende sia il centro urbano sia la campagna. All’interno del centro urbano di Troina, come ad esempio nel quartiere Arcirù, ci sono dei terreni incolti e cespugliosi che, ogni anno in estate, prendono facilmente fuoco. Ad innescare l’incendio di quest’anno nel quartiere Arcirù sono stati i fuochi d’artificio per la festa di Sant’Antonio Abate, che sono stati accessi lungo la via Madonna del Soccorso dove, assieme alle case d’abitazione, al campetto di calcio e alla centralina del metano, ci sono questi terreni incolti interessati da sterpaglie, erba secca e cespugli.
Silvano Privitera