Ciao Gianfilippo Villari

Piazza Armerina. Stamane all’alba è morto Gianfilippo Villari Soprintendente ai beni Culturali ed Ambientali di Messina.
Nato a Piazza Armerina il 25 ottobre 1946 ha frequentato il Liceo classico “A. Cascino”, poi si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Catania, ha seguito negli anni ’70 la Scuola toscana di Archeologia del libro di Alberto Tinto. Tornato in Sicilia è stato Conservatore bibliografico per la Sicilia orientale. Nel 1993 è stato nominato Soprintendente ai Beni culturali ed ambientali della provincia di Enna e successivamente ha diretto il Centro Regionale di Progettazione e di Restauro di Palermo. Fino a un mese addietro è stato Soprintendente ai BCA di Messina. Ha insegnato in Istituti Superiori e all’Università. Si è perfezionato a Roma presso il laboratorio di Ingegneria ambientale ed ha introdotto in Sicilia le teorie ottico-fisiche e termo-igrometriche degli interni espositivi, sperimentando progetti pilota a controllo microclimatico.
Giornalista e saggista, iniziò giovanissimo a collaborare con quotidiani e periodici, antologie ed enciclopedie, pubblicando centinaia di articoli e note. Ha fondato e diretto per alcuni anni il mensile politico-culturale Pamphlet. Ha ricevuto il premio “Verga” per la narrativa ed ha diretto la rivista della Società di Storia Patria della sicilia Centro-meridionale con sede a Piazza Armerina. Ha pubblicato diversi volumi di storia, archeologia, narrativa e politica, prima che una inesorabile malattia lo stroncasse in poco tempo.
Figura esemplare di servitore dello stato di vecchio stampo, ha accumulato consensi e talvolta anche inimicizie e vendette mafiose come quando, da soprintendente a Enna, dovette gestire con fermezza e decisione, la vicenda dei danneggiamenti delinquenziali dei mosaici della Villa del Casale. In quell’occasione ebbe a subire minacce ed intimidazioni che gli costarono amarezza e sofferenza. La malattia non gli ha risparmiato ulteriori afflizioni.


Noi della redazione di ViviEnna abbiamo avuto modo di conoscerlo. Molte volte ci siamo incontrati ha sempre dimostrato di essere un signore nei rapporti umani, nel lavoro e come uomo politico.