Open Arms, l’autodifesa di Salvini “Lo sbarco non spettava all’Italia”
Italpress - 17/02/2020

Salvini ricostruisce la vicenda ricordando che i primi Paesi contattati e informati da Open Arms dopo le operazioni di salvataggio erano stati la Spagna (Paese di bandiera della nave) e Malta (zona più vicina al punto dei salvataggi).
“L’Italia non aveva alcuna competenza e alcun obbligo con riferimento a tutti i salvataggi effettuati dalla nave spagnola Open Arms in quanto avvenuti del tutto al di fuori di aree di sua pertinenza”, spiega l’allora ministro dell’Interno. A dimostrarlo, lo scambio di corrispondenza tra La Valletta e Madrid nei primi giorni dell’agosto 2019 a proposito del Pos: c’è un reciproco palleggio di responsabilità ma non viene mai citata Roma. Contrariamente a quanto sostenuto dal tribunale di Palermo, per Salvini “è sicuramente lo Stato di bandiera della nave che ha provveduto al salvataggio che deve indicare il Pos nei casi di operazioni effettuate in autonomia da navi ong”. Open Arms ha chiesto il Pos all’Italia la sera del 2 agosto ma, secondo Salvini, non può ricadere sullo Stato italiano l’onere di una risposta di competenza di altri Stati.
(ITALPRESS).