Sostenibilità urbana, Enna tra le ultime

Roma – Brusca battuta d’arresto nelle politiche per la sostenibilità urbana in Italia. Lo dicono i dati della XVI edizione di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale di Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia. Verbania vince la classifica della qualita’ ambientale davanti a Belluno e Parma. Male il Sud, malissimo la Sicilia: Catania è la maglia nera.
L’altra faccia dell’Italia è quella delle tartarughe: quattro città siciliane, Messina, Catania, Palermo ed Enna che raccolgono in maniera differenziata un decimo di quello che dovrebbero. E da questa parte del Paese non mancano neanche le cicale, che cantano annunciando prodigiosi interventi antitraffico ma hanno un trasporto pubblico praticamente inesistente (Vibo Valentia, Crotone e Latina), zero zone a traffico limitato (una ventina di capoluoghi in tutto), una ciclabilità inesistente o ridotta all’osso (Napoli o Potenza ad esempio). Per non parlare poi delle città elefanti, legate a filo doppio alle fonti fossili (e qui l’elenco è lunghissimo).

Catania, ultima in graduatoria, riassume quello che succede (o che non succede) in coda alla classifica. Il capoluogo etneo butta al vento il 50% dell’acqua potabile immessa in rete, depura un terzo dei suoi scarichi fognari, raccoglie in maniera differenziata il 3% della spazzatura, ha un alto tasso di motorizzazione, un mediocre trasporto pubblico, pochissime isole pedonali e scarse zone a traffico limitato.

(Asca)