Provincia Enna. Credito imprese cala, aumentano i risparmi

Enna. Oggi presso il Palazzo del Governo, su convocazione del Prefetto di Enna Giuliana Perrotta, si è riunito il “Tavolo provinciale sul credito” previsto dall’art. 12 della legge n.2/2009.
Sono intervenuti: Il Presidente della Provincia Regionale di Enna, Giuseppe Monaco, il Sindaco del Comune di Enna, Rino Agnello, il Direttore Regionale della Banca D’Italia di Palermo, Giuseppe Sopranzetti, il Rappresentante dell’ABI Sicilia, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, Col. Pisano, il Direttore della Camera di Commercio di Enna, Di Bella, il Direttore Territoriale dell’Economia e delle Finanze, il Capo dell’Ispettorato Agrario, i rappresentati delle associazioni CIA, Casartigiani, API, Coldiretti, UPLA CLAAI, Confcommercio, Confindustria, Lega Cooperative, CNA, Confeuro, Confartgianato, e dei Consorzi produttivi, nonché i Segretari Provinciali delle OO.SS. CGIL, CISL, Confsal.
Il Prefetto nella sua introduzione ha sottoposto all’attenzione dei partecipanti, per una valutazione complessiva, i dati forniti dalla Banca d’Italia sull’andamento del credito, sia alle famiglie che alle imprese, sul flusso delle nuove sofferenze, sull’andamento dei depositi, mostrando alcune tabelle elaborate dalla Prefettura in cui vengono messi a confronto i dati relativi alla provincia di Enna con quelli regionali e nazionali.
Per quanto riguarda i prestiti alle imprese dal settembre 2008 al giugno 2009 le variazioni percentuali sui dodici mesi del credito alle imprese ad Enna sono particolarmente consistenti passando dal 2,4% a meno 2,9%.
Nello stesso periodo il credito alle famiglie se appare crescere tra dicembre 2008-marzo 2009, in controtendenza rispetto al dato regionale e nazionale, cala in maniera consistente a giugno.
Anche le nuove sofferenze bancarie per la provincia di Enna hanno un andamento originale: sono superiori sia alla media nazionale che ai valori regionali, che sono comunque maggiori rispetto al resto d’Italia.

Infine l’andamento dei depositi stranamente in tempo di crisi economica la propensione al risparmio in provincia di Enna subisce nel periodo che va da dicembre a giugno 2009 una impennata sorprendente:
Il quadro che emerge è quindi molto particolare e pone diversi interrogativi che nel corso dell’incontro si è cercato di analizzare.
In particolare è stato evidenziato da parte dei rappresentati del sistema bancario che la maggiore rigidità nella concessione del credito è strettamente connessa all’attuale applicazione dei criteri dell’accordo di Basilea 2. In tale ambito è stata comunque confermata la disponibilità del sistema bancario a confrontarsi in maniera costruttiva con le categorie produttive imprenditoriali e le famiglie per favorire l’accesso al credito nell’ottica di favorire la “buona” impresa alla luce delle peculiarità territoriali, escludendo quelle imprese che vivono nel sommerso e sopravvivono grazie alla riduzione della incidenza fiscale e contributiva, sottraendosi ai costi derivanti dalla legislazione del lavoro.
La discussione si è soffermata sulle ulteriori difficoltà che derivano alla imprese dai tempi di risposta della pubblica amministrazione, in relazione ai crediti vantati nei confronti della stessa.
Il Prefetto ha evidenziato, altresì, l’assenza di segnalazioni significative nell’accesso al credito da parte di imprenditori e cittadini, anche se tale dato non evidenzia che non siano presenti sul territorio difficoltà ad ottenere prestiti bancari. E’ stato, pertanto, reiterato invito a segnalare ogni difficoltà di accesso al credito.
In tal senso è stato messo in evidenza il ruolo nevralgico dei Confidi, veri e propri “mediatori culturali” che si pongono quali intermediari qualificati tra la piccola impresa e la banca non solo offrendo garanzie per gli affidamenti ma soprattutto contribuendo alla diffusione della cultura finanziaria tra i propri associati.