I Costruttori ANCE Enna rieleggono Pirrone
Enna-Cronaca - 07/11/2009
Enna. Con 62 voti favorevoli sui 65 presenti in assemblea (119 i votanti aventi diritto) Vincenzo Pirrone (56 anni oggi) è stato riconfermato per un secondo mandato alla guida dell’ANCE Enna.
Eletto anche Giuseppe Marzuolo alla Vicepresidenza (Presidente dei Giovani Imprenditori – Laurea in Economia Aziendale, amministratore della Immobiliare Mazuolo srl e rampollo della maggiore azienda di costruzioni civili della provincia ennese)
Il programma su cui l’assemblea, dopo oltre tre ore di lavori, si è espressa e che ha consentito a Pirrone di far convergere la quasi totalità dei consensi si basa sul rilancio e sulla difesa del settore delle costruzioni che può ben donde sostenere di essere il polmone economico e occupazionale del paese, cosa ancor più incidente nella nostra provincia.
Il rilancio passa dalla comprensione degli imprenditori che oggi più che mai bisogna concentrare le forze e promuovere forme di aggregazione in grado di potenziare le capacità di impresa.
Nei prossimi anni si punterà su sviluppo internazionale e progettazione integrata con finanza di progetto.
Vincenzo Pirrone: “I mercati internazionali, che da sempre sembravano essere una questione solo per grandi aziende, oggi sono sempre più alla nostra portata. Lo sviluppo in termini infrastrutturali e edili in genere di arre quali i balcani e l’africa settentrionale, la richiesta di imprese con esperienza e capacità costruttive di pregio che proviene dai paesi arabi più ricchi, sono elementi che oggi devono essere presi in considerazione come chance concrete. L’associazione si preoccuperà di filtrare le occasioni e di verificare sul campo le reali opportunità in modo da preparare il terreno. Negli ultimi mesi si sono già testati paesi come la Serbia, Malta e la Libia, sui quali contiamo, dopo i necessari approfondimenti, di sviluppare iniziative imprenditoriali in cui coinvolgere le nostre imprese’.
Sul piano locale forte è il senso di incertezza legato alla totale mancanza di progetti e di programmazione.
‘Il silenzio degli enti locali sulle esigenze infrastrutturali della nostra provincia è disarmante. Nulla è dato di sapere circa i tempi entro cui saranno messi in gara e realizzati gli interventi sulla viabilità finanziati con i fondi della legge del novembre 2007 (i fondi Prodi distratti dal Ponte sulla stretto), eppure è sotto gli occhi di tutti il disagio e l’arretratezza del nostro sistema viario, con strade statali chiuse al traffico da un anno e sulle quali nulla si fa. Aree intere della provincia sono tagliata fuori dalla viabilità ufficialmente transitabile, con enormi rischi di responsabilità civile in caso di transito. Si comprende bene che isolare aree come Dittaino e l’intera area nord per mancanza di carrabilità è inaccettabile.
Chiediamo al Presidente della Provincia di fare l’impossibile per portare alla realizzazione gli interventi viari e che si faccia promotore di una stagione di rinascita delle politiche di investimento che coinvolga tutti gli enti locali attraverso un patto di concretezza fuori da schieramenti e beghe politiche.’
Il rilancio di investimenti e costruzioni passa da una diffusa e totalizzante azione di contrasto a tutte le illegalità da quelle della criminalità organizzata a quelle della malaburocrazia. Proprio i Giovani Imprenditori del neo Vicepresidente Marzuolo si sono fatti promotori dell’iniziativa ADDIOBUROCRAZIA che punta a liberare le energie delle imprese dai tanti e costosissimi legacci che la malaburocrazia impone alle imprese.
Marzuolo ‘le amministrazioni locali dovrebbero comprendere che il loro compito è favorire lo sviluppo della collettività che è anche sviluppo delle imprese a cui sono legate lavoratori e benessere’
La difesa del settore passa dal superamento della crisi economica attuale, che sta cominciando a far sentire i suoi effetti più deleteri solo ora. La diminuzione di occupati nel settore (-15% da gennaio) è solo l’inizio di un effetto che se no ripartono investimenti pubblici e privati, se no riparte il credito alle imprese, rischia di divenire irreversibile.
Sul sistema bancario bisogna lavorare con concretezza e serietà. Di recente abbiamo fissato accordi ad hoc con Intesa e BdS per cercare di definire al meglio le modalità di accesso al credito e di valutazione delle nostre imprese in tempo di crisi”.
Infine Pirrone si è soffermato sul rapporto con le forze sindacali: “Bisogna che la bilateralità di cui siamo artefici diventi un metodo che produce effetti e non un mero contenitore in cui consumare riti.
Speriamo che la collaborazione con i sindacati ci possa mettere nelle condizioni di assistere al meglio la crescita e la tenuta delle imprese. E’ il momento di uscire dagli schemi di di sterile contrapposizione e segnare un netto cambiamento con il passato a cominciare dalla gestione del patrimonio comune della bilateralità e della pariteticità”.