Provincia Enna. Consigliere Michele Sutera (AD): La nobiltà dell’istituto delle dimissioni
Enna-Cronaca - 17/11/2009
Enna. Il consigliere provinciale, Michele Sutera, unico eletto nelle file di Alternativa Democratica, lista di centro destra, dopo una breve pausa di silenzio, in attesa di un eventuale incontro chiarificatore con il Presidente della provincia, a cui chiede l’immediata revoca della delega all’Assessore Ilaria Di Simone, oggi con questo intervento sancisce ufficialmente la ‘sconfitta’ ed il ‘tradimento’ perpetrato ai danni dei cittadini relativamente la battaglia sulle bollette dei rifiuti portata avanti da Assoutenti, che in campagna elettorale si è presentata sotto il simbolo di Alternativa Democratica.
“L’ Assessore alla presidenza con delega alla Protezione Civile avv. Armao, ha rimesso la delega che tanti problemi stava creando al Presidente Lombardo ed al suo governo. Un atto di responsabilità che merita un plauso, a prescindere dalle reali motivazioni che l’hanno determinata, perché è servito a distendere i rapporti politici fra le parti in causa riportando una certa serenità anche nella giunta di governo. Chi scrive ha recentemente fatto uso di questo nobile strumento. Nel momento in cui Alternativa Democratica ha dichiarato il proprio disimpegno dalla maggioranza di centro-destra, quale Presidente della III^ Commissione Consiliare, ha subito rimesso il mandato in quanto lo stesso era nato da un accordo di maggioranza. Un atto di coerenza politica, di senso di responsabilità ma, soprattutto, di rispetto degli accordi presi, diretti al mantenimento degli equilibri politici necessari ad una serena condotta amministrativa. Se altri avessero fatto ricorso a questo nobile istituto la maggioranza politica alla provincia non vivrebbe oggi l’attuale momentaccio. Momentaccio aggravato da indebite ed abusate interferenze, delle cui motivazioni ancora non è dato sapere. Chissà che questo atto di coerenza politica e di alto senso del dovere e di rispetto dei ruoli e delle Istituzioni non avrebbe potuto dare le stesse soddisfazioni che hanno dato allo scrivente. Vedersi respingere le proprie dimissioni all’unanimità e, successivamente, essere rieletto alla carica di presidente sempre all’unanimità dei presenti con rappresentazione di stima e di fiducia, se pur caricandoti di maggiore responsabilità, ti riempie di soddisfazione e ti legittima politicamente in modo inconfutabile. Altri ancora avrebbero dovuto fare uso di questo istituto, attesa la propria incapacità ad assolvere compiutamente all’incarico ricevuto. Il riferimento è al responsabile provinciale di Assoutenti, altra faccia della stessa medaglia. Al proliferare dei Comitati dei cittadini che spontaneamente continuano a sorgere nei vari Comuni dell’ennese in difesa ed a tutela dei diritti degli utenti, comparata alla incapacità e/o impossibilità della propria organizzazione, avrebbe dovuto procurare un sussulto di orgoglio che sarebbe stato utile e necessario oltre che, ovviamente, coerente. Orgoglio e coerenza dimostrata, di contro, da quel coordinamento dei comitati dei cittadini, nati da una costola di Assoutenti, che sia pur privati dello strumento principe, la sentenza del CGA, continuano la loro lotta in difesa ed a tutela dei diritti dei cittadini. Al loro coordinatore, dott. Carlo Garofalo, e per lui a tutti i componenti il mio apprezzamento per quello che hanno fatto e la mia fiducia per quello che sapranno ancora fare in difesa dei cittadini. Grazie per avere raccolto il testimone che altri immotivatamente hanno lasciato cadere”.