Enna. In piazza giovani Udc e PdL contro sentenza Corte europea su crocifisso
Enna-Cronaca - 20/11/2009
Enna. Domani dalle ore 16 alle ore 20 in piazza S.Francesco i giovani UDC scendono in piazza con l’allestimento di un gazebo per la manifestazione dal titolo “firma e adotta il crocifisso”dove saranno raccolte le firme contro la sentenza della corte europea, per l’occasione verranno regalati dei crocifissi.
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Ha conseguito un notevole successo a Enna la petizione popolare contro la sentenza sul crocefisso. Santo Virga (PdL): “I cittadini per apporre la propria firma hanno fatto anche la fila. Abbiamo dato loro la parola per chiedere, attraverso la petizione, di lasciare i crocifissi sui muri delle nostre scuole, dei nostri ospedali, dei nostri luoghi pubblici, dove sono sempre stati. La campagna proseguirà anche in altri comuni della provincia”. “Attraverso i nostri consiglieri stiamo anche chiedendo, ai Sindaci e al Presidente della Provincia e relative giunte, l’impegno per disporre un’attenta ed accurata verifica in tutti gli Uffici Pubblici e le Aule delle Scuole Comunali, per accertarsi della presenza del crocefisso e provvedere
alla ricollocazione, nei luoghi ove questo dovesse risultare mancante.”
Il testo della PETIZIONE POPOLARE diretta AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, “Il crocifisso va rispettato” :
La recente sentenza della Corte europea dei diritti umani turba, inquieta e disturba la nostra coscienza di cittadini europei. Se l’Europa, con una sentenza del potere giudiziario, elimina il crocifisso, immagine dell’uomo-Dio in cui credono milioni di cittadini, dalle scuole, il nostro essere europei riceve un colpo mortale. Non potremmo più riconoscerci in un’Europa che cancella per via giudiziaria i valori ed i simboli che hanno contribuito a fare dei nostri Paesi ciò che essi hanno rappresentato per la civiltà universale. Non siamo contro i valori rappresentati da altre visioni del mondo, ma desideriamo che la nostra cultura e le nostre tradizioni vengano rispettate e tutelate. Non possiamo accettare, come cittadini europei, che l’Unione mortifichi ed annulli le differenze. La nostra “differenza” va convintamene salvaguardata e l’iconografia che tradizionalmente esprime i nostri valori va assolutamente rispettata. Il Parlamento europeo, che è l’espressione della volontà popolare, deve garantire il rispetto della nostra tradizione, altrimenti l’Europa sarebbe percepita soltanto come una organizzazione mercantile, senza anima e vuota di senso. Non erano queste le ragioni e le finalità che hanno spinto i Padri fondatori a dar vita alle Comunità europee.