WWF Sicilia: Parco Iblei occasione da non perdere

Si è svolta presso la Caserma Cassonello a Noto la tavola rotonda “Il Parco degli Iblei istituzione ed aspetti operativi”. L’evento ha registrato la presenza del’arch. Mariella Muti Soprindendente ai Beni Culturali per la Provincia di Siracusa e della dr. Vera Greco Soprindendente ai Beni Culturali per la Provincia di Siracusa, del dr. Galante direttore dell’Ufficio della Ripartizione Faunistico – Venatoria di Siracusa, dell’ing. Gianluigi Pirrera presidente del’AIPIN Sicilia (Associazione degli ingegneri Naturalisti), nonché dei rappresentanti dei Comuni d Noto e Buccheri, del Consorzio che gestisce l’Area Marina Protetta del Plemmirio, della Riserva Saline di Priolo, e del WWF Sicilia e del Club Alpino Italiano di Siracusa.

Dopo i saluti delle autorità la relazione introduttiva svolta dall’ing. Domenico Turibio presidente del Comitato Promotore per il Parco degli Iblei, ha delineato la consistenza del Parco degli Iblei. La provincia di Siracusa è quella maggiormente coinvolta da questa istituzione, poiché il 60% del parco ricade nel territorio siracusano, il rimanente territorio è quello che insiste sulle province di Catania e Ragusa. Si tratta di un’area in cui ricadono ben 16 Siti di Interesse Comunitario, per una superfice complessiva di 27.847 ettari; le riserve naturali sono 5 per una superficie di 4.913 ettari; vi sono inoltre circa 21.000 ettari di boschi demaniali e privati, 9 siti archeologici di notevole rilevanza, e qualche decina di siti archeologici di entità minore.

Si sono, quindi, susseguiti gli interventi dei rappresentanti istituzionali e delle vari associazioni. E’ emersa la esigenza di un immediato coordinamento tra l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, con le amministrazioni locali interessate dalla istituzione del Parco e con le realtà economiche produttive dei territori interessati.

E’ stata evidenziata la assoluta valenza naturalistica ed economica della istituzione del Parco con particolare attenzione alla tutela ed allo sviluppo di un turismo sostenibile che coinvolga tutte le realtà sociali ed economiche all’interno del Parco come avvenuto in Italia nel Parco Nazionale D’Abruzzo e negli altri Parchi siciliani.
L’ intento è di far sì che i beni paesaggistici, archeologici e culturali, dei quali il territorio degli Iblei è ricco, salvaguardati e tutelati, rinascano a nuova vita come luoghi di ricerca naturalistica e scientifica, di recupero e restauro per circuiti turistici e di turismo eco-compatibile.

In particolare l’avv. Pier Francesco Rizza, presidente del WWF Sicilia e moderatore della tavola rotonda, ha formulato un appello ai Gruppi di Azione Locale (GAL) alle realtà economiche dei territori interessati dalla istituzione del parco affinchè venga aperto un confronto con tutte le istituzioni ad associazioni che possa pervenire alla migliore gestione delle risorse del Parco degli Iblei.