Enna. Protesta di cittadini nei confronti di Ato idrico e di Acqua Enna

Costituito il Comitato dei Cittadini di Enna per la ripubblicizzazione dell’acqua e contro il caro bollette, questo il manifesto della prima assemblea provinciale ennese:
“Di recente il Governo nazionale ha approvato l’art. 15 della L. 135 che ha sancito la privatizzazione di tanti servizi locali, a cominciare dall’acqua.
L’acqua, bene fondamentale per la vita di ogni essere umano, che l’ Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato diritto fondamentale di ogni essere umano, cui va garantito (indipendentemente dal regime di gestione vigente in ciascun paese) e assicurato di poter accedere ad una quantità minima vitale pari a 50 litri giornalieri, in Italia viene privatizzata e sottoposta alle logiche di speculazione e di profitto di poche grandi multinazionali, che hanno già iniziato la guerra per accaparrarsi il cosiddetto “oro bianco”.
Il Governo nazionale ha argomentato che l’introduzione della privatizzazione dell’acqua si è resa necessaria a causa delle enormi perdite che si registrano nelle reti di distribuzione (circa il 35% dell’acqua si perde nelle condotte fatiscenti) e degli altrettanto enormi costi che la riparazione o il rifacimento delle reti richiederebbe; costi che lo Stato o gli Enti locali non possono sostenere ma che possono essere invece affrontati dai privati.
L’affidamento del servizio idrico integrato ai privati, secondo la tesi del Governo, dovrebbe garantire allo stesso tempo investimenti e migliore gestione del servizio. Tutto ciò a vantaggio degli utenti che dovrebbero vedere così ridotti l’onere di cui sono gravati in bolletta. Tale tesi appare, nella migliore delle ipotesi, del tutto illusoria. Tant’è che, da quando i privati si sono impadroniti della gestione del SII, mediamente, le bollette hanno subito aumenti pari o superiori al 30%.
Al Governo nazionale sarebbe bastato venire a studiare il “caso Enna” per farsi un’idea un po’ più realistica della realtà. La provincia di Enna è stata la “madre di tutte le privatizzazioni”. I primi in Sicilia a privatizzare l’acqua! Tale scelta sciagurata manifesta di già tutti i suoi nefasti effetti senza nessuno dei benefici che la legge di recente approvata invoca: aumento vertiginoso delle bollette, abbassamento della qualità del servizio, atteggiamento poco trasparante e spesso minatorio; discrezionalità e arbitrio nei rapporti con l’utenza, poca professionalità e approssimazione nella gestione, mancanza assoluta di apporto di capitali privati nell’ammodernamento e manutenzione della rete.
L’esosità e l’ingiustificato aumento dei costi dell’acqua deciso dall’Ato idrico di Enna, così come i metodi sbrigativi e sicuramente poco trasparenti adottati dalla società privata che gestisce il SII (leggi AcquaEnna), continuano a suscitare l’indignazione e la protesta di tanti cittadini. E’ per queste ragioni che anche ad Enna, su iniziativa di un nucleo promotore, è stata convocata per giovedì 3 dicembre 2009 un Assemblea che costituirà il Comitato dei Cittadini di Enna contro la privatizzazione dell’acqua e contro il caro bollette.
Il Comitato dei cittadini di Enna si collegherà alla rete dei comitati civici sorti spontaneamente in tanti altri comuni della provincia e aderisce al Forum nazionale e Regionale per la ripubblicizzazione dell’acqua.
All’Assemblea, che si terrà il 3 dicembre alle ore 16,30 presso il saloncino della Camera del Lavoro di Enna sito in Via Carducci n° 16, interverranno: Antonio Cutaia del Comitato promotore di Enna, l’Avv. Licia Minacapilli Pres. del Comitato di Aidone, il dott. Carlo Garofalo Coordinatore provinciale dei Comitati dei Cittadini e Michele Pagliaro, Segretario Generale della Cgil di Enna. Dall’Assemblea usciranno proposte operative per il funzionamento del Comitato di Enna e per organizzare e programmare, a livello legale e a livello politico, le opportune azioni di contrasto alle azioni vessatorie in tema di gestione dell’acqua ma anche di altri servizi essenziali”.