Moody’s conferma il rating A1 per la Sicilia
Enna-Cronaca - 10/12/2009
PALERMO – Come l’agenzia internazionale Standard and Poor’s, alcune settimane fa, anche Moody’s ha confermato il rating A1 per la Sicilia, con prospettiva (outlook) stabile.
Nel suo rapporto annuale sulla Sicilia, il Servizio investitori di Moody’s, sostiene che la conferma del rating dipende, oltre che dalla presenza dei fondi comunitari e statali, anche dalla ripresa in atto nel settore della Sanità. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dal livello crescente del debito, benché moderato, dalla debolezza del contesto socio-economico e dalla pressione esercitata dalla crescita delle spese di funzionamento, da cui conseguono stretti margini operativi.
Il rapporto attesta che dopo l’adozione del piano di risanamento, la Regione è riuscita a ridurre l’esposizione accumulata dagli enti sanitari.
“Moody’s riconosce gli sforzi intrapresi dall’amministrazione per tenere sotto controllo la spesa e i risultati preliminari ottenuti nella gestione della Sanità. Ma una decisa stretta è necessaria per generare effetti strutturali e di lunga durata”, si sostiene nel rapporto.
“Il debole profilo socio economico della Sicilia – prosegue il rapporto – influisce sia sulle entrate che sulla spesa della Regione ed è ulteriormente aggravata dall’attuale fase di recessione”. Comunque, la pressione è parzialmente mitigata dall’inclusione della Sicilia nell’obiettivo 1 dell’Unione europea, volto a migliorare le condizioni economiche della Regione.
“Ancora un riconoscimento – dice l’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro – degli sforzi compiuti in questi difficili tempi di recessione dal governo regionale per tenere sotto controllo le principali voci di spesa e per ridurre le uscite.”
“Siamo dinanzi a una ulteriore, autorevole, conferma che le scelte del governo – gli fa eco il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo – sono corrette e che bisogna insistere su questa strada per centrare l’obiettivo del risanamento. Le agenzie di rating credono nel nostro lavoro, che bisogna portare avanti per ottenere risultati stabili e strutturali”.
Stanislao Lauricina