Record di donazioni all’ AVIS di Pietraperzia
Enna-Cronaca - 21/12/2009
PIETRAPERZIA. Nella sede dell’Avis si è raggiunto il record di 600 donazioni: solamente nel mese di dicembre le donazioni state sono 78; mentre solamente ieri si è arrivati a 50 donazioni; tra i donatori anche il dottor Antonio Viola che è assistenze medico dell’Avis assieme alla dottoressa Sara Colletta ed il dottor Vincenzo Di Marca. Oggi a mezzogiorno tutti i donatore si troveranno a pranza assieme in un agriturismo per i consueti auguri natalizi.
Ai prelievi della donazione sono stati impegnati il dottor Antonio Viola ed Enzo di Marca; sempre puntuale la presenza di Nino Ciulla il decano dell’Avis che vanta una ventennale esperienza Con questa donazione si arriva a circa seimila ed i soci hanno superato i 350. Il giorno della donazione è una Kermesse per il clima di gioiosa cordialità tra i donatori che ormai vantano una consolidata amicizia.
Presente il presidente Luigi Sardo che ricopre tale carica dalla fondazione dell’Avis in paese, avvenuta circa dieci anni fa ed è sempre la mante che tutto coordinata; ma viene collaborato efficacemente dall’amministratore Pino Bongiovanni, che organizza tutta la parte tecnica della giornata della donazione. Valida la segreteria di collaborazione formata da Lucia di Forte, Giusy Ciulla, Enzo Bongiovanni, Enza Nestre, Giusy Americo, Letizia Tamburello ed Enzo Amico, il cattolico impegnato sempre presente in tutte la attività filantropiche che caratterizzano la comunità locale. Tra il team operativo vi è anche la biologa Carmela Arcidiacono. Anche quest’anno i donatori parteciperanno alla messa di mezzanotte in Chiesa Madre per assistere alla nascita di Gesù Bambino. Recentemente è stata fatta una gita a Caltagirone per visitare gli artistici presepi in ceramica.
“La mentalità della donazione – dichiara il dottor Antonio Viola – è entrata nella mentalità del paese e sono molti coloro che vedono nell’Avis la dimensione altruistica ed un punto di riferimento per avviare una crescita antropologica del paese. Molto edificanti i rapporti di cordialità che caratterizzano la giornata della donazione e che poi si può dire che l’Avis è l’elemento aggregante in tutta la comunità. Siamo orgogliosi di avere un’associazione di volontariato che è l’emblema di una società che vuole diventare più matura, nonostante i limiti che l’ambiente presenta nei rapporti umani”.
Giuseppe Carà