Piazza Armerina: Dirigente IIS Maiorana replica a nota su sicurezza scuole

Piazza Armerina. Su richiesta della d.ssa Lucia Giunta pubblichiamo la seguente precisazione: “L’articolo apparso ieri su Vivi Enna a nome del Dott. Malfitano che, a dire di chi ne ha curato la pubblicazione, in tono sarcastico “mi inchioda” , merita solo una breve precisazione da parte mia. Io non amo le sterili polemiche né gli attacchi personali ed il mio interlocutore riguardo alla sicurezza dell’IIS “Majorana non è certo il Consigliere Malfitano, ma si è chiesto il Dottore chi più della sottoscritta possa avere interesse alla soluzione del problema? Non gli alunni e le loro famiglie, non il personale docente ed ATA, né tanto meno i politici di turno, perché qualunque cosa accada, per legge, ne risponde il Responsabile della sicurezza, che, per l’IIS Majorana è Lucia Giunta. Per questo dal 2004 ad oggi mi sono costantemente impegnata, in tutte le sedi opportune perché il problema della sicurezza dell’Istituto che ho l’orgoglio di dirigere, trovasse le necessarie risposte. La situazione è così chiara che lascio a chi legge le ovvie conclusioni.
Naturalmente ringrazio il Consigliere Malfitano che scende in campo in difesa mia e della mia famiglia”.
Lucia Giunta


n.d.r: la Redazione non ha mai inteso “inchiodare” nessuno, nè tantomeno il Dirigente dell’IIS Majorana, della richiesta di precisazione sopra integralmente riportata non è che si sia molto capito in relazione alla “sicurezza” dell’Istituto, da sempre oggetto di “grande” attenzione da parte dei mass media; a questo punto una domanda: Lei ci assicura, viste le varie perplessità, che l’Istituto ad oggi (in tutti i suoi corpi strutturali) è totalmente sicuro e fruibile?. Ma le scuole non sono di pertinenza della Provincia? quindi una problematica che riguarda pure chi amministra, chi controlla e che ne da gli indirizzi politici.


Per i lettori riproponiamo l’articolo oggetto di precisazione:
Botta e risposta tra la Dirigente scolastica, Prof.ssa Lucia Giunta, dell’IIS di Piazza Armerina e il Consigliere provinciale del PdL Sicilia, Sergio Malfitano, in merito alla sicurezza degli edifici scolastici provinciali. Con questa risposta sembrerebbe che il Consigliere Malfitano “inchiodi” il Dirigente scolastico, non tocca a noi tirare conseguenze, oramai la macchina si è messa in moto, tutti sbandierano che è solo una campagna diffamatoria ed elettorale, lo speriamo!!!! (ma, purtroppo, se le fotocopie delle carte che circolano, non fanno stare tranquilli studenti e docenti per la loro incolumità, per le altre cose non ci interessa, ci penseranno gli organi preposti a fare luce). Malfitano titola il suo intervento che, oramai, si è alle comiche; noi prevediamo che in un prossimo –ma non tanto lontano- futuro ne vedremo delle ‘belle’, siamo in attesa.
La replica di Malfitano:
“Le dichiarazioni a mezzo stampa della Dirigente scolastica, Prof.ssa Lucia Giunta, apparse in questi ultimi giorni, confermano sempre più il principio che di sicurezza degli edifici scolastici, quali luoghi di lavoro, la maggior parte dei dirigenti scolastici, non ne vuole proprio sentire parlare!
A tal proposito,devo dire, che la Prof.ssa Lucia Giunta, è veramente brava a “girare la frittata”!
Come può affermare, la Preside Giunta, che le notizie sullo stato di precarietà di alcuni Istituti della Provincia di Enna, quali quelle in riferimento all’Istituto tecnico Industriale “Ettore Majorana” di Piazza Armerina, apparse, in questi giorni, sui quotidiani siciliani, siano tutte illazioni e delazioni, quasi “montate ad arte” in periodo di pre-iscrizioni scolastiche, al fine di discreditare l’Istituzione, disorientare i potenziali utenti e provocare un ingiustificato allarmismo sulla sicurezza dell’edificio, da Lei stessa diretto?
La stessa Dirigente cerca di “gettare acqua sul fuoco”, dichiarando, altresì, che l’Istituto suindicato, risulta privo di pericoli per gli operatori scolastici e gli alunni che lo frequentano.
Alla Preside Giunta voglio ricordare che l’allora Presidente della Provincia di Enna, Prof. Cataldo Salerno, alla luce di evidenti quadri fessurativi, manifestatisi proprio nell’istituto piazzese, ha provveduto ad interdire, immediatamente, alcuni ambienti della stessa scuola, alla popolazione scolastica, e ad istituire una specifica Commissione d’indagine tecnico-amministrativa.
La Commissione, insediatasi il 20.04.2004, dopo varie indagini tecniche strutturali, ha concluso affermando che, la resistenza del calcestruzzo, era di circa la metà inferiore a quella prevista dal progetto e che quindi si ci trovava alla presenza di calcestruzzo declassato.
In sintesi, la Commissione, a fine lavori, nella relazione conclusiva del 20.11.2004, sui cinque corpi nei quali era stato suddiviso il predetto Istituto, ha così concluso:
“In sintesi la Commissione ritiene che:
1) Il corpo di fabbrica B possa essere utilizzato per attività scolastiche, seppure con le limitazioni precedentemente enunciate;
2) Il corpo di fabbrica A (principale) necessiti, al momento, di un urgente puntellato attivo perché a rischio statico e che l’eventuale suo rafforzamento statico ed adeguamento sismico nella configurazione attuale o modificata richiedano un’approfondita valutazione economica e sociale;
3) I corpi di fabbrica C e D possano essere recuperati in tempi brevi;
4) Il corpo di fabbrica E possa essere recuperata in tempi medi.
La Commissione ha espletato il compito ad essa affidato e quindi conclude l’indagine tecnico-amministrativa con l’approvazione da parte dei sottoscrittori della presente relazione e della allegata documentazione tecnica (Relazione di attività di indagine corredata dai risultati delle prove eseguite – Calcoli statici di massima – Elaborati grafici).
Enna, lì 20 novembre 2004”
L’aspetto strabiliante, cara Preside Giunta, è che, tra i sottoscrittori della relazione, oltre a nomi illustri quali il Prof. Ing. Antonino D’Aveni (Docente della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Catania) e l’Ing. Salvatore Cocina (attuale Direttore Generale della Protezione Civile della Regione Sicilia), si legge proprio il Suo, nella qualità, già allora, di Dirigente Scolastico dell’Istituto in questione!
Allora mi chiedo: “Come mai la Prof.ssa Lucia Giunta, approva, con la Sua sottoscrizione, una relazione, le cui conclusione sono state appena suindicate, e poi, a distanza di circa cinque anni, afferma che, l’Istituto, da Lei diretto, è privo di pericoli per la popolazione scolastica e che le puntualizzazioni apparse a mezzo stampa, in riferimento alla sicurezza della stessa scuola, non erano suffragate da oggettive prove documentali?”
“Ma non è propria Sua la firma di approvazione in uno di questi importantissimi documenti che suffraga proprio la pericolosità di rischio statico della Sua scuola?”
Nessun timore, cara Preside Giunta! Adesso “la palla” è passata alle Autorità competenti che certamente faranno luce non soltanto sulla sicurezza del patrimonio immobiliare scolastico provinciale, ma, certamente, su eventuali responsabilità ed omissioni, e, tutto ciò, al fine di fugare, definitivamente, illazioni e delazioni!”.