Enna. Sistema museale provinciale analizzato da Legambiente Sicilia
Enna-Cronaca - 24/12/2009
Enna. Si parla anche del museo Alessi e del museo archeologico di Enna, del Palazzo Trigona di Piazza Armerina e dell’Antiquarium di Troina nel dossier “Emergenze e ritardi nel sistema museale siciliano” curato da Legambiente e presentato mercoledì a Parlermo, nella Galleria di Plazzo Abatellis, da Gianfranco Zanna e da Mimmo Fontana, che sono, rispettivamente, responsabile per i beni culturali e presidente di Legambiente Sicilia. Il dossier è un cahier de doléances per lo stato, non certo entusiasmante, in cui sui versano i musei siciliani per la scarsità di risorse economiche, carenza di personale e mancanza di coordinamento. “Per non parlare – leggiamo nel dossier – delle tante sedi chiuse, delle strutture mai realizzate anche se progettate da tempo, dei reperti non catalogati nei magazzini stracolmi, delle ristrutturazioni necessarie per un’esposizione più adeguata, moderna e sicura”. Sono problemi che condizionano pesantemente le strutture museali siciliane. La speranza è nella programmazione europea 2007 – 2013, che potrebbe essere un’occasione per promuovere nei musei siciliani la cultura della qualità trasformandoli in luoghi e sedi di promozione e produzione culturale. Contiene un tesoro nascosto il museo della Chiesa Madre di Enna, intitolato a Giuseppe Alessi, docente di diritto canonico ed archeologo dell’Ottocento. Nel gennaio 2006, il museo Alessi, gestito da una cooperativa, è stato chiuso per le insufficienti entrate, provenienti dai biglietti dei visitatori, che non coprivano i costi del personale. “Il caso di Enna – denuncia il dossier di Legambiente – permette di fare una riflessione sui concessionari privati, troppo spesso e troppo semplicisticamente visti come panacea di tutti i problemi”. Non sta meglio il museo archeologico regionale di Enna, che dipende dalla Soprintendenza, ubicato nel palazzo Variano a breve distanza dal museo Alessi. Per inagibilità, il museo è “chiuso temporaneamente al pubblico”. Per adeguarlo alla normativa sulla sicurezza ci vogliono 350 mila euro, ma la Soprintendenza non ha ancora reperito queste risorse. A Piazza Armerina, il palazzo Trigona, acquistato dalla Regione Siciliana nel 1959 per trasformarlo in museo, dopo 50 anni, non è ancora fruibile. I reperti archeologi rinvenuti a Troina nelle due campagne di scavi condotte verso la fine degli anni 50 sono disseminati nei musei siciliani. Iniziati nel 1991, sono finiti nel 1996 i lavori per adattare ad Antiquarium la Torre Capitania, dove raccogliere questi reperti, ma ancora manca la scala antincendio e l’arredo museale per renderla fruibile. I reperti archeologici di Troina restano ancora dispersi nei musei siciliani.
Silvano Privitera