Favara; Cisl: con Vescovo Agrigento, ora piano straordinario

AGRIGENTO – La Cisl è “al fianco dell’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro”, che stamani ha rifiutato di celebrare le esequie di Chiara Pia e Marianna Bellavia, considerando la morte delle due sorelline nel crollo della palazzina in cui vivevano, a Favara, una tragedia annunciata. Per il sindacato guidato nell’Isola da Maurizio Bernava, segretario reggente della Cisl provinciale, è necessario che, non solo a Favara, tutte le istituzioni competenti a partire dagli enti locali, si muovano “concordemente e immediatamente” contro la piaga del degrado urbano. E che la Regione destini “risorse e strumenti straordinari” al soddisfacimento del diritto alla casa, delle famiglie indigenti. La scelta del presule, scrive la Cisl, è un “richiamo al senso civico di responsabilità, perché sia data priorità alle politiche per la povertà, nel rispetto delle regole di sicurezza e legalità”. È uno “scossone alle coscienze di amministratori e politici troppo attenti ad agevolare speculazioni e interessi di pochi nella gestione urbanistica dei comuni mentre vengono colpevolmente ignorati, anche per decenni, il degrado e il disfacimento dei centri storici e non viene data risposta al sacrosanto diritto e al bisogno di una casa, di chi vive in condizioni di povertà”. Per questo, il richiamo di monsignor Montenegro, rimarca il sindacato, “vale per Favara e l’Agrigentino ma, in generale, vale per tutta la Sicilia”. In pratica, serve una “presa di coscienza che deve riguardare tutti. Perché non cali più il silenzio fino a nuovi lutti e ad altre tragedie”.