Libro su San Silvestro, monaco basiliano, patrono di Troina

TROINA. Per il IX centenario della nascita di San Silvestro, monaco basiliano, patrono di Troina, che un noto quotidiano nazionale ha confuso con San Silvestro I Papa, vissuto 7 secoli prima, i Ramara hanno in programma alcune iniziative. Naturalmente ripeteranno anche quest’anno, nella penultima settimana del mese di maggio, il tradizionale pellegrinaggio votivo sui Nebrodi per andare a toccare l’alloro, la pianta sacra a San Silvestro per il quale nutrono una sincera e profonda devozione. Eugenio Cavolina, che dei 400 Ramara riuniti in associazione è il presidente, ce ne ha parlato: “Stiamo raccogliendo le testimonianze di quelli che, nei momenti difficili delle loro vite, si sono rivolti a San Silvestro per chiedergli aiuto e l’hanno ottenuto. Delle testimonianze raccolte ne faremo un libro. Chiedo a quanti vogliono pubblicare le loro testimonianze di rivolgersi a me direttamente”. Sono molti i troinesi che hanno da raccontare episodi di vita vissuta in cui hanno percepito il diretto intervento del santo patrono, che li ha tirati fuori da situazioni spesso drammatiche e senza sbocco. Nella conservazione del culto per San Silvestro e delle tradizioni popolari ad esso collegate, i Ramara, con il pellegrinaggio votivo che fanno ogni anno, hanno avuto una parte decisiva. E’, questo pellegrinaggio, una tradizione che si tramanda da una generazione all’altra. A quanti, ormai anziani, hanno mantenuto viva questa tradizione, i Ramara di oggi vogliono manifestare la loro gratitudine. Come, ce lo spiega Eugenio Cavolina: “ Nel mese di settembre faremo una manifestazione nel corso della quale consegneremo una pergamena a tutti i Ramara anziani che, per ragioni comprensibili, non possono affrontare le fatiche del pellegrinaggio”. Per il 16 maggio, cioè 4 giorni prima della loro partenza per il “viaggio”, come chiamano il pellegrinaggio votivo, i Ramara terranno un convegno di studi sulla festa dei Rami, intesa come tradizione, manifestazione di fede, rito religioso, cultura e tradizione popolari. Nel pomeriggio di domenica 16 maggio, i Ramara si recheranno nel vecchio monastero San Michele per inaugurare un’edicola votiva o una colonna (ancora è da decidere se l’una o l’altra), per ricordare il miracolo del vecchio mendicante, nelle cui vesti era apparso Gesù Cristo, portato a spalle da San Silvestro fino alle porte del monastero.

Silvano Privitera