Dopo 10 anni ancora chiusa la scuola don Bosco di Troina

TROINA. Sono passati 10 anni da quando, nei primi giorni del mese di febbraio del 2000, venne chiuso per pericolo di crollo l’edificio scolastico di via Raffaello Sanzio, nel quartiere Arcirù, della scuola media statale Don Bosco. In un’ala di questo edificio, costruito alla fine degli anni ’70, si erano aperte delle crepe che facevano presagire il peggio. A distanza di 10 anni, quell’edificio rimane ancora chiuso e non si sa quando potrà essere riaperto per essere di nuovo destinato ad essere la sede della scuola media statale “Don Bosco”. Di quest’edificio si sta utilizzando solo la palestra, ma non come palestra perché è stata adattata ad ufficio del dirigente e della segreteria della scuola media statale. Da 10 anni la scuola media statale Don Bosco non ha una propria sede. La scuola media di Troina è l’unica scuola media statale della provincia a non avere una sede propria. In altri tempi, a Troina sarebbe sorto un movimento d’opinione, ci sarebbe stata una mobilitazione della gente per rivendicare il consolidamento di quello che si può ancora recuperare dell’edificio scolastico di via Raffaello Sanzio o la costruzione di un nuovo edificio per la scuola media, che è poi l’unica, del paese. C’è tra la gente, docenti e genitori una sorta di fatalistica rassegnazione a questa situazione, che è per molti aspetti incomprensibile. Quell’anno scolastico 1999/2000, la scuola media l’ha concluso alla meno peggio trovando ospitalità nei plessi della scuola elementare. Fu un anno scolastico di disagi per alunni, genitori e docenti della scuola media, che nei plessi della scuola potevano andarci solo nel pomeriggio perché di mattina le aule erano occupate dagli alunni della scuola elementare. Nell’anno scolastico 2000/2001, la scuola media trovò una sistemazione nel vecchio edificio Angeli di via Conte Ruggero, nel cuore del centro storico. Ma ci rimase qualche anno perché subito dopo dovette di nuovo trovare un’altra sede per una ragione precisa: il centro storico, con le sue stradine strette, rendeva problematica la fuga di alunni, docenti e bidelli dall’edificio Angeli in caso di terremoto. Dal 2003, la scuola media è in quel grande fabbricato di via Graziano, costruito per essere utilizzato come mercato coperto per i prodotti agrozootecnici, ma mai usato per questo scopo perché adattato ad ospitare la scuola media. Avrebbe dovuto essere una sede provvisoria, ma si sa che non c’è niente di più definitivo del provvisorio.

Silvano Privitera