Sviluppo della aree interne: 13 Sindaci aderiscono al patto

Alla proposta dell’11 aprile di un gruppo di associazioni di Cerami, Nicosia, Enna, Troina e San Teodoro e di personalità della cultura di costituire il forum sullo sviluppo della aree interne, ad oggi, hanno aderito 13 sindaci: Fabio Accardi di Barrafranca, Piero Capizzi di Calascibetta, Leonardo Giuseppe Principato Trosso di Capizzi, Salvatore La Spina di Centuripe, Silvestro Chiovetta di Cerami, Salvatore Calì di Cesarò, Salvatore Zappulla di Gagliano Castelferrato, Luigi Bonelli di Nicosia, Salvatore Vincenzo Messina di Pietraperzia, Francesco Bivona di Regalbuto, Valentina Costantino di San Teodoro, Giuseppe Cuccì di Sperlinga (nella foto) e Fabio Venezia di Troina.

Tutti e 20 i sindaci dell’ennese sono stati inviatati ad aderire, ma ad oggi solo 10 hanno aderito al forum. La maggior parte sono sindaci di comuni ricadenti nella zona nord dell’ennese. Il fatto che i sindaci dei tre comuni del messinese abbiano aderito al forum non deve sorprende. Che la proposta di aderire al forum sia stata fatta ai tre sindaci di Capizzi, Cesarò e San Teodoro e tutti e tre l’hanno accolta, si spiega con il dato oggettivo che questi tre comuni e i comuni della zona nord dell’ennese hanno strettissimi legami sociali, economici e culturali oltre ad essere geograficamente vicini. Basi pensare che i 4200 ettari di foreste sui Nebrodi di proprietà del comune di Troina ricadano nel territorio del Comune di Cesarò. Cerami e Troina sono con i tre comuni del messinese nel parco dei Nebrodi. La proposta è stata fatta anche alle organizzazioni di rappresentanza degli interessi delle categorie economiche e sindacali dell’ennese e al presidente dell’Università Kore. Ma ad oggi soltanto il presidente della Confartigianato provinciale di Enna, Peter Barreca, ha accolto l’invito aa aderire al forum. Della loro iniziativa i promotori del forum hanno informato anche la Prefettura di Enna. Nel Manifesto per la costituzione del forum sullo sviluppo della aree interne, che i 13 sindaci e il presidente della Confartigianato hanno sottoscritto, condividendolo, è detto con chiarezza che l’obiettivo che si propongono i promotori è quello di dare voce sui temi dello sviluppo economico alle istituzioni e alle organizzazioni di rappresentanza degli interessi del territorio in forte declino.

“Non è facile raggiungere quest’obiettivo in un territorio caratterizzato da una scarsa capacità di rappresentanza politica e sociale e da grande fragilità sociale ed economica e frammentazione istituzionale, che ha bisogno di una ricomposizione”, si legge nel Manifesto. In un contesto in grande difficoltà di sviluppo quali sono le aree interne, le amministrazioni comunali sono le uniche istituzioni che possono creare delle ampie coalizioni di forze economiche e sociali che superino i confini amministrativi comunali e provinciali per mettere a punto un progetto di sviluppo locale e stimolare le vitalità economiche e sociali del territorio. Da qui l’insistenza nel Manifesto sul ruolo dei sindaci. Per i sindaci non è un compito facile, se si pensa all’estrema debolezza dello loro amministrazioni comunali dove non ci sono le figure professionali tecniche che li aiutino nel mettere in moto processi di sviluppo locale.

a cura di Silvano Privitera