La Finanza all’Ars, istituzioni sotto attacco, fronte progressista, “servono dimissioni”
news - 08/07/2025
La Guardia di Finanza entra all’Ars e chiede carte. Non in un ufficio del governo ma al Parlamento siciliano. Carte che probabilmente non potranno mai essere usate dalla magistratura visto che il processo di formazione delle leggi non è sindacabile per Costituzione. Ma fatto sta che il clima attuale non permette questi distinguo. Al contrario richiede dimissioni da parte degli indagati.
Controcorrente ed estrema sinistra in pressing
Così in una nota congiunta della sinistra non rappresentata nel Parlamento regionale (Avs, Europa Verde Sicilia-Alleanza Verdi Sinistra) e del gruppo Controcorrente di Ismaele La Vardera si torna a chiedere dimissioni ma anche a chiedere alle opposizioni parlamentari (Pd e 5 stelle) di essere più dure: “La chiusura delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Palermo a carico dell’assessora regionale al turismo Elvira Amata, con la formulazione di un’accusa per corruzione che con ogni probabilità porterà ad una richiesta di rinvio a giudizio, non può non obbligarla a immediate e dovute dimissioni. Vogliamo però ribadire che l’ennesimo scandalo giudiziario siciliano sta investendo tutta la maggioranza di governo della nostra regione e che la nostra dura e radicale critica non può essere circoscritta all’operato di un singolo assessore del governo regionale” si legge in una nota congiunta di Avs e Controcorrente.
No ad un unico capro espiatorio
“Innanzitutto perché non dobbiamo dimenticare che al centro delle indagini della Procura di Palermo, c’è il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, esponente di spicco e leader emergente del centrodestra Siciliano e del partito della Presidente del Consiglio, la cui portavoce, Sabrina De Capitani, che lavorava con il presidente dell’Ars dal 2022, si è peraltro già dimessa a seguito del procedimento penale in corso”.
“Ma soprattutto la nostra durissima critica politica non può essere circoscritta ad un unico capro espiatorio. Dobbiamo infatti ricordare che il sistema di gestione inaccettabile delle risorse pubbliche all’interno dell’Ars, le gravissime responsabilità politiche e il livello generale di compromissione del partito della Meloni con un sistema di commistione tra interessi pubblici e privati, sono tutti elementi reali emersi dalle indagini che necessitano di una ferma condanna politica delle gravissime responsabilità di tutto il centrodestra e di tutti i fenomeni di utilizzo a fini privati delle risorse pubbliche”.
L’attacco all’atteggiamento del campo progressista
“Su tutto questo non ci può essere alcuna mediazione e serve la massima chiarezza anche nel campo progressista. Riteniamo pertanto che serva immediatamente la più ampia mobilitazione politica e sociale contro la corruzione e il malaffare che rendono la politica in Sicilia un mercato indecente e che continuano a negare qualsiasi futuro migliore alla nostra terra e alla nostra gente”.
“Per questo nei prossimi giorni solleciteremo con forza il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle, per costruire una mobilitazione comune che metta al centro la questione morale in Sicilia con parole d’ordine più che chiare e con il coinvolgimento delle realtà sociali e del sindacato. Non solo chiedendo le dimissioni della Amata ma anche di Galvagno trattato dall’aula, purtroppo anche da un pezzo delle opposizioni con eccessiva cautela.
La crisi che sta vivendo la nostra regione non è infatti solo etica e valoriale, ma anche politica e sociale visto che ad essere sperperati sono i soldi pubblici che tanto servono a tutte e le cittadine e a tutti i cittadini siciliane/i. Per questo il campo progressista, tutto, deve scendere in campo unito e offrire alla Sicilia la speranza in un orizzonte radicalmente e realmente diverso”.
La nota congiunta di Avs e Controcorrente porta le firma di Pierpaolo Montalto Segretario Regionale Sinistra Italiana- Alleanza Verdi Sinistra; Ismaele La Vardera portavoce Controcorrente e deputato regionale e di Fabio Giambrone e Alessandra Minniti co portavoce Europa Verde Sicilia-Alleanza Verdi Sinistra