Il concerto di Alborosie chiude la festa di Maria Santissima di Buonriposo a Calascibetta

Pienone, ieri sera, per la serata conclusiva dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Buonriposo. Prima la processione della statua della Vergine, portata a spalla dai fedeli attorno al Santuario, poi il tanto atteso concerto finale di Alborosie, un artista internazionale che ha richiamato migliaia di fans.

L’artista che ha infiammato il pubblico

Originario di Marsala, ma naturalizzato giamaicano, Alborosie ha infiammato la piazza, presenti oltre duemila giovani da tutta la provincia, con la sua musica reggae. Quarantacinque minuti di spettacolo, a dire il vero pochi, ma sufficienti a far “saltare” la piazza di Buonriposo a ritmo giamaicano.

Le sue sono canzoni che parlano di questioni sociali attuali, politiche, e personali. Quarantotto anni, nel 2001 si trasferisce in Giamaica per vivere la cultura musicale del posto, diventando in seguito un artista di
fama internazionale e un ambasciatore del reggae italiano. Diversi album alle spalle, tra i più importanti “Soul Pirate“ e “Sound the Sistem”, il prossimo uscirà tra un mese, Alborosie, affiancato da un deejay alla
console, ha concluso il concerto xibetano con Kingston Town, una delle più famose canzoni da lui scritte. Applausi dei fans anche durante i messaggi di pace e contro tutte le guerre in corso, i genocidi, sottolineati da Alborosie e da altri musicisti che si sono esibiti in prima serata, tra cui l’ennese Max Busa.

Polemiche intorno al palio dei Berberi

Se il concerto è stato un successo, anche di pubblico, non lo si può dire per l’edizione 2025 del “Palio dei Berberi”, dove a regnare, nel finale, sono state le polemiche. Un’edizione da dimenticare, assegnata a tavolino a Simon Gallo, il fantino finalista che aveva vinto la prima batteria. Sempre nell’ambito della festa, è stata un successo, invece, l’edizione 2025 della “Caccia al Tesoro”, organizzata da Mario Colina. Nonostante siano trascorsi trentasei anni dalla prima edizione, il gioco di società riesce ancora a coinvolgere diverse centinaia di xibetani.