Screening oncologici, Enna prima in Sicilia

L’ASP di Enna si conferma prima in Sicilia per le adesioni agli screening oncologici. L’ultimo trimestre ha segnato una netta inversione di tendenza: le prestazioni sono raddoppiate rispetto al semestre precedente, portando risultati molto incoraggianti che lasciano ben sperare di poter raggiungere finalmente i livelli essenziali di assistenza previsti dalla Regione entro la fine dell’anno.

I numeri parlano chiaro e raccontano una storia di impegno, sensibilizzazione e risposta positiva da parte dei cittadini: per lo screening del cervicocarcinoma si è passati dal 18,2% del semestre precedente a un significativo 36,4%, praticamente raddoppiando l’adesione in pochi mesi, mentre per quello mammografico il balzo è stato altrettanto importante, con un passaggio dal 18,2% all’attuale 34,5%.

Questi dati rappresentano il segno tangibile di una maggiore consapevolezza sul valore della prevenzione e della diagnosi precoce, strumenti fondamentali nella lotta contro i tumori che possono letteralmente salvare vite umane.

Gli screening oncologici rappresentano uno dei pilastri della medicina preventiva moderna, un approccio che non si limita a curare le malattie quando si manifestano ma lavora per identificarle prima ancora che diventino sintomatiche, in quella finestra temporale preziosa in cui gli interventi terapeutici hanno le maggiori probabilità di successo.

La diagnosi precoce può fare la differenza tra un trattamento complesso e invasivo e uno più semplice e meno impattante, tra prognosi incerte e guarigioni complete. È proprio per questo che l’adesione della popolazione agli screening gratuiti diventa fondamentale.

Resta tuttavia un ambito in cui c’è ancora tanto lavoro da fare: quello dello screening per il tumore del colon-retto, dove l’ASP di Enna registra una percentuale del 16,4% che, pur posizionando l’azienda al terzo posto a livello regionale, rivela ancora diffidenza e scarsa informazione tra i cittadini.

È necessario vincere resistenze e timori spiegando con chiarezza che non si tratta di un esame invasivo, ma di un semplice test sulle feci di facile esecuzione: basta ritirare la provetta in farmacia, seguire le semplici istruzioni per la raccolta del campione e riconsegnarla sempre in farmacia, per poi ricevere comodamente a casa il risultato nel giro di pochi giorni. Il tumore del colon-retto, tra l’altro, è tra quelli in cui lo screening, permettendo di individuare anche lesioni precancerose, può consentire la rimozione di queste ultime prima ancora che si trasformino in malattia conclamata.

Il direttore generale dell’Asp di Enna, Mario Zappia, commenta con soddisfazione i risultati raggiunti ma mantiene lo sguardo fisso sugli obiettivi ancora da conseguire: “I dati che registriamo in questi mesi testimoniano il grande lavoro svolto da tutto il personale coinvolto, sanitario e non, è doveroso ringraziarli perché hanno lavorato senza guardare l’orologio per far sì che con la prevenzione si possa salvare anche una sola vita. Essere primi in Sicilia per l’adesione agli screening è un traguardo importante, ma non è un punto di arrivo. C’è ancora molto lavoro da fare, partendo proprio dalla promozione culturale della prevenzione. Il nostro obiettivo non è solo quello di raggiungere i LEA indicati dal governo, ma soprattutto vogliamo che ogni cittadino del nostro territorio abbia l’opportunità di prendersi cura della propria salute”.