Palermo, i Socialdemocratici della Sicilia ricordano Yitzhak Rabin a trent’anni dal suo assassinio
Comunicati Stampa - 04/11/2025
Nel trentennale della tragica morte di Yitzhak Rabin, il segretario regionale dei Socialdemocratici della Sicilia, Antonio Matasso, ricorda la figura del grande leader laburista israeliano, per due volte primo ministro dello Stato d’Israele, sottolineandone il ruolo fondamentale nella storia politica del Mediterraneo e l’attualità del suo messaggio di pace e giustizia sociale. «Rabin – dichiara Matasso – è stato un autentico statista mediterraneo, capace di coniugare sicurezza e dialogo, radici e apertura. La sua visione di Israele come Paese democratico, solidale e integrato nel contesto regionale, resta un faro per chi crede nella politica come strumento di costruzione e non di distruzione, a differenza degli odierni apologeti del terrorismo jihadista». Nato a Gerusalemme nel 1922 in una famiglia di origini ucraine e bielorusse, assassinato il 4 novembre 1995, Rabin fu esponente di spicco del sionismo socialista: egli apparteneva ad una tradizione che coniugava l’idea nazionale ebraica con i valori del lavoro, dell’uguaglianza e della cooperazione. «Molti – aggiunge Matasso – ignorano il significato autentico di “sionismo” e confondono questa parola con concetti distorti o addirittura opposti. Il sionismo di Rabin e dei fondatori del movimento laburista era un progetto di emancipazione, di autodeterminazione e di progresso civile, non certo una dottrina di esclusione, come pure molti ignoranti si spingono ad affermare da qualche tempo».
Da nemico di ogni violenza, paura e semplificazione, considerate alla stregua di pericoli in grado di soffocare il dialogo e la politica come servizio pubblico, Rabin lavorò perché la sua lezione rimanesse viva in tutto il “Mare nostrum”: in particolare, i Socialdemocratici di SD vedono nella Sicilia, per la sua storia e posizione nel cuore del Mediterraneo, «un naturale crocevia di culture e un ponte ideale verso quella visione di convivenza che Rabin incarnava e che siamo chiamati, in quanto siciliani, a sostenere con un nuovo protagonismo della nostra isola e della sua società organizzata». Secondo Matasso, «ricordare Yitzhak Rabin a Palermo significa riaffermare a tutte le latitudini i valori del socialismo democratico, che in Italia hanno animato figure come Filippo Turati, Anna Kuliscioff, Angelica Balabanoff, Giacomo Matteotti e Giuseppe Saragat: tutti fautori, come lo storico presidente del Partito Laburista israeliano, di un’idea di libertà unita alla giustizia sociale, di una visione di pluralismo che si coniuga alla solidarietà. Il Mediterraneo ha bisogno oggi più che mai di statisti come Rabin, capaci di credere nella pace come scelta coraggiosa e non come illusione o resa al più forte e al più violento».
Luogo: PALERMO, PALERMO, SICILIA