Lo scandalo sugli appalti truccati, Cuffaro: “Mi dimetto da segretario nazionale della Dc”
news - 08/11/2025
Totò Cuffaro si dimette da segretario nazionale della Dc nuova, il partito che lui stesso ha fondato dopo essere tornato in politica. e’ un conseguenza dell’inchiesta sui presunti appalti truccati e soprattutto sulla diffusione incontrollata di indiscrezioni, intercettazioni e stralci della richiesta avanzata dalla procura di Palermo al giudice per le indagini preliminari che lo ascolterà solo venerdì’ prossimo 14 novembre.
La decisione arriva all’indomani della giunta regionale di governo nella quale il presidente della Regione, Renato Schifani, ha preteso provvedimenti nei confronti dei funzionari regionali coinvolti nell’inchiesta. oltre ala sospensione del dirigente generale Maria Letizia Di Liberti, alla sospensione del manager dell’Asp di Siracusa ed ai provvedimenti disciplinari nei confronti del diretto generale del Consorzio di bonifica ieri Schifani ha chiesto pubblicamente all’assessore Nuccia Albano di revocare l’incarico di segretario politico del gabinetto al principale collaboratore di Cuffaro, Vito Raso
La nota ufficiale di dimissioni
“Questa mattina ho rassegnato, nelle mani del Presidente del Partito, Renato Grassi e del Segretario Organizzativo Nazionale, Pippo Enea, le mie dimissioni da Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana” comunica ufficialmente con una nota l’ex Presidente della Regione.
L’amaro saluto e la convocazione del Consiglio nazionale
“Ringrazio tutti coloro che in questi anni hanno condiviso con me un percorso di impegno e di servizio al Partito. Il Presidente ha convocato per il 20 novembre il Consiglio Nazionale della DC, che sarà chiamato a esaminare e ad accettare le mie dimissioni irrevocabili e a definire le
successive decisioni organizzative” conclude nella sua dichiarazione ufficiale Totò Cuffaro,
segretario nazionale della DC fino ad oggi.
Una scelta anche in vista dell’interrogatorio di garanza
certamente la scelta di Cuffaro è politica e tende a difendere il difendibile e provare a salvare la sua creatura ovvero il partito ma è anche una scelta strategica in vista dell’interrogatorio di garanzia del prossimo 14 novembre davanti al Gip