“Il dialogo interreligioso, una via per la pace”, convegno a Troina

Nella sala Miani della Torre Capitania, venerdì 14 novembre alle ore 17.30, Kheit Abdelhafid, Silvio

Rotondo e Silvano Privitera discuteranno del tema “Il dialogo interreligioso, una via per la pace”. Kheit

Abdelhafid, di nazionalità algerina, è l’imam della moschea di Catania, la più grande moschea del

Mezzogiorno d’Italia. Ricopre anche l’incarico di vice presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche

d’Italia, e di presidente del Centro Emir Albdelkader per la ricerca, gli studi strategici e il dialogo

mediterraneo. E’ anche rappresentante permanente dell’Algeria presso la Nazioni Unite. Con il compianto

troinese mons. Gaetano Zito era in cordiali rapporti di amicizia e fraternità. L’evento è organizzato dal

comune di Troina- Biblioteca comunale e dal Comitato civico per la pace. Al momento si contano una

cinquantina di guerre locali, che si combattono nel mondo. Quelle a noi più vicine sono la guerra Russia-

Ucraina, nel cuore dell’Europa, e la guerra tra Israele e palestinesi a Gaza e in Cisgiordania nel vicino Medio

Oriente, sulle coste del Mediterraneo orientale. E’ reale il rischio che tutti questi conflitti possano

provocare una terza guerra mondiale dagli effetti devastanti, che ponga fine alla storia dell’umanità. Le

cause di queste numerose guerre locali sono diverse, ma tutte riconducibili al fatto che al vecchio ordine

mondiale, sorto alla fine della seconda guerra mondiale, che si fondava sull’equilibrio di due grandi

potenze, non si è sostituito ancora un nuovo ordine mondiale basato sull’equilibrio delle grandi potenze

che ora sono più di due. Questi conflitti sono spesso rappresentati come lo scontro delle civiltà, secondo la

definizione che ne ha dato il politologo americano Samuel Huntington. Un elemento distintivo di una civiltà

è la religione. Da qui il tentativo di presentare questi conflitti come guerre di religione. Tentativo respinto

dalle tre grandi religioni monoteistiche ebraismo, islamismo e cristianesimo come si può ben capire dall’

Appello alle Istituzioni Italiane, ai cittadini e ai credenti sottoscritto a Roma il 29 agosto di quest’anno

dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, Comunità Religiosa

Islamica Italiana e Conferenza Episcopale Italiana.