Precari del Comune di Enna, per la Uil nella Finanziaria regionale non sono previste risorse

La segreteria della Uil Fpl Enna, con Mario Mingrino e Giuseppe Adamo, ritiene fondate le preoccupazioni dell’assessore di Enna Vasapollo che, nei giorni scorsi, ha lanciato l’allarme sull’assenza di soldi per il personale precario in servizio al Comune e si è rivolto alla Regione per mettere risorse nella Finanziaria.

L’allarme della Uil

Secondo la Uil, la manovra finanziaria, in corso di elaborazione a Palermo, starebbe penalizzando “quelle lavoratrici e quei lavoratori che sono stati stabilizzati cinque anni fa e non solo al Comune di Enna, ma in molti comuni dell’Isola, con un contributo regionale stabile, appunto per cinque anni, per coprire un contratto part-time a 18 ore”.

Nella tesi del sindacato, “non sono previste ulteriori risorse per aumentare, anche per quest’ultimi, il numero delle ore” per cui tutto ricadrebbe sulle spalle dei Comuni.

“Ci preme sottolineare -dicono i due sindacalisti – che non si dovrebbe fare più distinzione alcuna poiché o ex contrattisti o ex ASU sono oramai dipendenti degli Enti Locali che permettono ai Comuni di far fruire dei servizi alla loro cittadinanza attraverso la professionalità acquisita negli anni da questa ingente forza lavoro”.

La questione è sul tavolo regionale

 La sezione ennese della Uil ha investito della vicenda la segreteria regionale della Uil Fpl Sicilia, in particolare Totò Sampino, Segretario Generale della Categoria e di Vito Sardo quale Coordinatore del Dipartimento Regionale Lavoratori Part-time Enti Locali, i quali, essendo stati convocati dalla II Commissione Bilancio, si faranno carico delle rimostranze e del disagio dei lavoratori.

“Al fine di sensibilizzare ulteriormente la rappresentanza politica del territorio ennese, come Segreteria Territoriale, stiamo pensando di organizzare entro la fine del mese un momento di confronto, onde far capire, laddove ce ne fosse ulteriormente bisogno, che le dotazioni organiche degli Enti Locali sono nella stragrande maggioranza composte da personale part-time e che di conseguenza la tenuta dei servizi potrebbe venire meno” chiosano.