Ex Provincia, il Consiglio approva la relazione semestrale del presidente Capizzi

L’approvazione della relazione semestrale del presidente del Libero Consorzio Comunale di Enna, Piero Capizzi, è stato l’ultimo atto del Consiglio provinciale per l’anno 2025. Un anno che ha segnato il ritorno della politica alla guida dell’Ente, con l’elezione indiretta del Presidente e del Consiglio e la fine della gestione commissariale durata altre 13 anni. Sono stati mesi di riassetto e di riprogrammazione per rimettere in campo le scelte strategiche della nuova amministrazione che ha puntato prioritariamente sulla riorganizzazione dell’Ente, sulla viabilità, sul diritto allo studio e sul sostegno delle iniziative promozionali e culturali del territorio. 

L’intero assetto organizzativo è stato oggetto di una ristrutturazione complessiva. Dal cambio del vertice amministrativo, con la nomina della segretaria generale, Anna Giunta, dirigente ad interim del I° Settore, alla riconferma del dirigente del settore contabile, Gioacchino Guarrera, con la procedura dell’articolo 110, e al conferimento di 8 incarichi di Elevata qualificazione ad altrettanti funzionari dell’Ente. Un altro elemento di grande impulso che ha rimpinguato l’organico dell’Ente, in sofferenza per la carenza di personale, è stata l’assunzione con fondi ministeriali di 4 funzionari amministrativi contabili grazie al bando Coesione per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e alla stabilizzazione di un funzionario tecnico, già assunto a tempo determinato con i fondi del PNRR. Sempre in tema di personale è stata conclusa la procedura per le progressioni verticali, assicurata la elevazione oraria fino al 31 dicembre 2025 alle 70 unità a tempo parziale e avviata la procedura per l’assunzione di un dirigente tecnico. 

Per quanto concerne il gettito dei tributi, particolare attenzione è stata posta al recupero della TEFA e della Tosap, che ha consentito di registrare considerevoli introiti, riguardanti il recupero degli anni pregressi. Il settore tecnico resta uno dei settori prioritari e trainanti dell’Ente. La programmazione dei lavori pubblici ha previsto, per l’anno 2025, interventi per circa 56 milioni di euro, già provvisti di copertura finanziaria. Molti sono gli investimenti in corso sulle scuole, grazie ai finanziamenti PNRR, con i quali l’Ente ha realizzato e sta realizzando interventi su 9 edifici scolastici, per un importo di 13 milioni di euro. Sono stati richiesti e ottenuti finanziamenti per la riqualificazione di alcune strade provinciali, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, già approvati dal CIPESS e oggetto di deliberazioni della Giunta Regionale siciliana, per un totale complessivo, a valere sui Fondi FSC, di oltre 18 milioni di euro. La ripresa dei lavori della S.P. 28 la Panoramica e la sua completa fruibilità è un obiettivo prioritario dell’attività del Presidente. E’ stata approvata, in linea amministrativa la Perizia di Variante e Suppletiva, propedeutica all’emissione del Decreto di finanziamento, che ammonta a circa 9 milioni di euro. In attesa per consentire la più celere ripresa dei lavori è stato disposto l’utilizzo di parte dell’avanzo di amministrazione del rendiconto 2024, per la somma di € 2.761.360,86, per dare totale copertura finanziaria alla già approvata Perizia di variante suppletiva. 

Per quanto attiene al settore della Pubblica istruzione dopo oltre 15 anni sono state concesse le borse di studio in favore di 193 studenti meritevoli e bisognosi che frequentano gli istituti superiori con uno stanziamento di 50 mila euro. Particolare rilevanza è stata data alla promozione e valorizzazione del nostro territorio attraverso la concessione di sostegni economici a favore di Enti e Associazioni, per la realizzazione di iniziative culturali, sportive e sociali. Il Consiglio ha anche licenziato gli altri punti all’ordine che hanno riguardato 5 debiti fuori bilancio e la razionalizzazione delle partecipate pubbliche. Su questo punto è intervenuta la consigliera Filippa D’Angelo che ha ricordato una delle pagine più buie della politica ennese che con cinismo dismesse la società partecipata la Multiservizi, ancora presente nel documento di razionalizzazione delle partecipate, l’unica società a livello regionale che non ha avuto nessuna salvaguardia per il personale, che venne licenziato senza alcuna tutela.