Enna. Insulti e grida da mercato al Consiglio provinciale
Enna-Provincia - 19/06/2010
Enna. Un consiglio provinciale nervoso, atteggiamenti inconsulti ed inconsueti con grida da mercato nella trattazione di un argomento che rimane molto delicato e di grande rilevanza sociale. L’ordine del giorno prevedeva solo la trattazione di debiti fuori bilancio, ma è bastata una comunicazione del consigliere Lorenzo Granata (Udc) sulla possibilità che, a fine giugno, 86 precari si trovano fuori, senza posto e senza emolumenti, perché all’interno del consiglio si inscenasse una gazzarra non degna di un consesso civico. I protagonisti Mario Alloro (PD) e Franco Catania (MpA), che si sono messi a gridare, dichiarando che l’argomento non era all’ordine del giorno e, quindi, non andava trattato. Una tensione insolita e per certi aspetti pericolosa tanto è vero che il presidente del consiglio, Massimo Greco, ha chiesto ed ottenuto la sospensione dei lavori per mezz’ora per calmare gli animi. I lavori si erano aperti con la dichiarazione del consigliere Alfredo Colianni (PdL), il quale lasciava la carica di vice presidente vicario del consiglio provinciale . “ E’ una scelta politica –ha dichiarato il consigliere Colianni – ed è anche un invito che rivolgo al presidente della Provincia, per avviare una nuova fase di verifica e di riequilibrio all’intero della coalizione di centrodestra. Voglio così compiere un passo indietro per consentire al capo dell’Amministrazione di rivedere lo scacchiere nell’interesse e per la crescita della compagine che lo ha sostenuto”. Si sa benissimo che tra qualche giorno ci sarà un consistente rimpasto, che partono dalla decisione di Dario Cardaci (PdL) di lasciare la carica di assessore all’agricoltura per accettare la carica di consigliere. L’intervento di Lorenzo Granata, che ha provocato l’arrabbiatura di Alloro e Catania, ha consentito di mettere in luce un problema che preoccupa tutti, perché tra undici giorni 86 Lsu lasceranno l’incarico perché, essendo precari, non potranno ricevere il rinnovo del contratto. E’ un problema sociale che interessa tutti, consiglio provinciale e giunta. Sono stati due i debiti fuori bilancio approvati dal consiglio provinciale, ma uno con il voto contrario di Lorenzo Granata che riguarda i circa cinque mila euro che si devono pagare per l’affitto di un ufficio informazioni, che si trova in via Roma, che rimane sistematicamente chiuso e dove si pagano luce e telefono; un terzo debito è stato ritirato perché sono necessari degli approfondimenti.