Enna: Rischi continui in viale delle Olimpiadi, proteste

Enna. Nelle ultime settimane gli automobilisti ennesi si sono ritrovati di fronte ad alcuni interventi da parte del Comune in tema di sicurezza stradale, su tutti i dossi artificiali posti in alcuni tratti stradali considerati a rischio. Per rallentare la corsa di alcuni automobilisti, infatti, sono stati posizionati dei dossi lungo la via Pergusa, il Corso Sicilia e nei pressi dell’università in via Mazza.
Questi dossi se da un lato accontentano alcuni, fanno montare la protesta ed il malcontento di altri come i residenti di viale delle Olimpiadi che già da oltre due anni chiedono lo stesso intervento in un tratto stradale in cui l’inciviltà degli automobilisti è ormai fuori misura. Ogni giorno, spiegano gli abitanti del viale delle Olimpiadi, “vediamo sfrecciare auto che rischiano di travolgere noi ed i nostri bambini. Qui – fanno notare ancora – non si è mai visto un controllo da parte delle autorità di competenza pur avendo chiesto in passato maggiore attenzione”. La richiesta di mettere dei dossi o dei dissuasori era stata avanzata già qualche anno fa, ma la risposta lasciò l’amaro in bocca, venne infatti spiegato che i dossi non potevano essere messi perchè quel tratto di strada era privo di una strada adiacente utilizzabile dai mezzi di soccorso in caso d’emergenza. “Ci chiediamo perchè a poche centinaia di metri in prossimità dell’università, e nelle stesse condizioni, i dossi sono stati messi; addirittura – segnalano i cittadini – alla fine di via Civiltà del lavoro, dove poi inizia viale delle Olimpiadi, un dosso è stato messo, ma serve a poco perchè le auto hanno tutto il tempo di prendere velocità”. A rendere molto trafficato viale delle Olimpiadi è la presenza dell’Agenzia delle Entrate e della scuola media “Savarese” oltre al fatto che è ormai una zona in forte espansione residenziale. Già in passato si sono verificati degli incidenti che per fortuna non hanno creato seri danni alle persone, ma sarebbe a questo punto opportuno sentire le ragioni di chi ogni giorno rischia di farsi male.
William Savoca