Enna: Rischi continui in viale delle Olimpiadi, proteste
Enna-city - 18/09/2010
Enna. Nelle ultime settimane gli automobilisti ennesi si sono ritrovati di fronte ad alcuni interventi da parte del Comune in tema di sicurezza stradale, su tutti i dossi artificiali posti in alcuni tratti stradali considerati a rischio. Per rallentare la corsa di alcuni automobilisti, infatti, sono stati posizionati dei dossi lungo la via Pergusa, il Corso Sicilia e nei pressi dell’università in via Mazza.
Questi dossi se da un lato accontentano alcuni, fanno montare la protesta ed il malcontento di altri come i residenti di viale delle Olimpiadi che già da oltre due anni chiedono lo stesso intervento in un tratto stradale in cui l’inciviltà degli automobilisti è ormai fuori misura. Ogni giorno, spiegano gli abitanti del viale delle Olimpiadi, “vediamo sfrecciare auto che rischiano di travolgere noi ed i nostri bambini. Qui – fanno notare ancora – non si è mai visto un controllo da parte delle autorità di competenza pur avendo chiesto in passato maggiore attenzione”. La richiesta di mettere dei dossi o dei dissuasori era stata avanzata già qualche anno fa, ma la risposta lasciò l’amaro in bocca, venne infatti spiegato che i dossi non potevano essere messi perchè quel tratto di strada era privo di una strada adiacente utilizzabile dai mezzi di soccorso in caso d’emergenza. “Ci chiediamo perchè a poche centinaia di metri in prossimità dell’università, e nelle stesse condizioni, i dossi sono stati messi; addirittura – segnalano i cittadini – alla fine di via Civiltà del lavoro, dove poi inizia viale delle Olimpiadi, un dosso è stato messo, ma serve a poco perchè le auto hanno tutto il tempo di prendere velocità”. A rendere molto trafficato viale delle Olimpiadi è la presenza dell’Agenzia delle Entrate e della scuola media “Savarese” oltre al fatto che è ormai una zona in forte espansione residenziale. Già in passato si sono verificati degli incidenti che per fortuna non hanno creato seri danni alle persone, ma sarebbe a questo punto opportuno sentire le ragioni di chi ogni giorno rischia di farsi male.
William Savoca