Enna. Relazione sui rifiuti del commissario straordinario Michelon

Enna. Sulla vicenda rifiuti in provincia di Enna, sulla mancata approvazione del bilancio 2008, sulla possibilità di indire una gara di appalto per l’esecuzione del servizio, sulla differenza sostanziale tra i piani economici elaborati dai comuni e quello elaborato da SiciliAmbiente, è intervenuto il commissario straordinario, ingegnere Domenico Michelon, il quale ha fatto una disamina della situazione dei rifiuti in provincia di Enna, evidenziandone le incongruenze, ma nel contempo sottolineando con forza le cose che devono fare l’assemblea dei sindaci, l’Ato e SiciliAmbiente entro venerdì 15 ottobre, pena il commissariamento di qualche comune . E’ ovvio che il primo contrasto è rappresentato dalla differenza di 8 milioni tra i piani economici dei comuni e quello proposto da SiciliAmbiente e appare strano che l’Ato Rifiuti proponga una gara di appalto per il nuovo servizio, quando non sa in termini numerici quale è veramente il costo del servizio.
“Non entrando nel merito delle scelte aziendali – scrive l’ingegnere Michelon – corre l’obbligo, tuttavia, di segnalare alcuni ostacoli che andrebbero rimossi prima di intraprendere un nuovo corso per lo svolgimento del servizio. Prima di bandire la gara appare opportuno che venga risolta la problematica legata all’affettiva valutazione del costo di servizio; la posizione dell’Ato non è nota ed allora non si comprende come questa possa stabilire l’importo da porre base all’asta per l’affidamento del servizio; non è dato sapere se l’Ato abbia mai messo a confronto i due importi (Comuni e SiciliAmbiente) in termini di efficienza, completezza, garanzia e continuità del servizio. Il costo è importante e determinante, un servizio di gestione deve contenere la raccolta differenziata, lo spezzamento, l’uso delle isole ecologiche, ecc.); manca chiarezza nella determinazione dei costi, nella mancata approvazione del bilancio 2008 e la mancata rendicontazione delle spese per l’anno 2009 sia da parte di EnnaEuno SpA che di Sicilia Ambiente SpA; non si comprende quale ruolo intenderà assumere l’Ato nei confronti del nuovo appalto, visto che questa sembra non abbia mai avviato azioni di vigilanza nei confronti di Sicilia Ambiente SpA in merito alla qualità generale del servizio, compreso il rispetto delle norma in materia di sicurezza dei lavoratori, non si sa per quale ragione non è stata mai avviata la raccolta differenziata, non siano state aperte all’uso le isole ecologiche, non sia stato garantito un sistema decente di spezzamento; non risulta definita la situazione contabile corrente tra EnnaEuno SpA e Sicilia Ambiente SpA.
Fatte queste premesse il commissario Michelon “intima” all’Ato ed ai sindaci di approvare il bilancio 2008, entro e non oltre il 15 ottobre, pena l’avvio delle procedure previste dall’art. l4 della legge 8 aprile 2010, n.9; rendicontare entro il 15 ottobre le spese per l’anno 2009. L’Ato è obbligata a richiedere, entro la stessa data, analogo rendiconto a SiciliAmbiente; relazionare, entro e non oltre il 15 ottobre, sulle attività di programmazione, avvio e controllo del servizio svolto da SiciliAmbiente; garantire che il progetto posto a base della gara sia relativo ad un sistema integrato di gestione comprendente obbligatoriamente la raccolta differenziata dei rifiuti, la pulizia periodica dei cassonetti, lo spezzamento, l’apertura e la gestione delle isole ecologiche. Il Capitolato d’appalto dovrà, evidentemente, contenere le norme di salvaguardia per il personale attualmente impiegato per lo svolgimento del servizio; garantire la copertura economica dei costi del servizio di gestione integrata posti a base d’asta. A tal fine, l’Ato dovrà predisporre opportuna dichiarazione con la quale, congiuntamente a tutti i Sindaci dell’ATO, si assume le responsabilità legate all’interruzione del servizio a seguito di ritardati o mancati pagamenti delle spettanze, dovute alla ditta aggiudicataria dell’appalto; valutare l’opportunità di far gestire direttamente i servizi ai Comuni (compreso il conferimento in discarica), fino alla costituzione delle S.R.R. previste dalla Legge 9/2010, determinando la quantità di automezzi, attrezzature e personale da trasferire, fermo restando che la gestione degli impianti ricade in capo all’ATO. Qualsiasi sia la procedura scelta per il proseguimento del servizio di gestione dei rifiuti, la Società d’Ambito è intimata a relazionare mensilmente al commissario straordinario su situazione contabile di ciascun comune; stato generale del servizio; stato della gestione di ciascuna isola ecologica; risultati della raccolta differenziata. Una relazione questa che dovrà essere controfirmata da almeno un Sindaco.