Piazza Armerina. Condannato per l’omicidio dell’ex suocero spedisce lettera minatoria dal carcere all’ex moglie

Piazza Armerina. Mentre la Suprema Corte di Cassazione sta esaminando il ricorso presentato dall’avvocato Sinuhe Curcuraci per cercare di far diminuire la pena di 30 anni, assegnatagli sia in primo che in secondo grado di giudizio, David Satariano, armerino di 32 anni, condannato per avere ucciso il suo ex suocero Calogero Contraffatto, avvenuto il 27 febbraio del 2007, avrebbe spedito dal carcere una lettera minatoria alla famiglia dell’ex moglie.
Il Pg avrebbe richiesto di rigettare i ricorsi della difesa. Sino a ieri sera ancora del verdetto non si sapeva nulla, ma tutto fa pensare che la condanna a 30 anni sarà riconfermata . L’avvocato ennese Giovanni Palermo, difensore della famiglia di Contraffatto, ha dichiarato nel corso dell’udienza che i familiari della vittima non si sarebbe costituita parte civile in Cassazione, in quanto soddisfatti dei primi gradi di giudizio. La decisione sarebbe stata presa perché dal carcere sarebbe giunta una lettera minatoria ai familiari dell’ex moglie, che tra l’altro ha sporto denuncia agli agenti di polizia di Piazza Armerina. La notizia è venuta fuori ieri nell’udienza in Cassazione. L’avvocato Curcuraci sottolinea di non saperne niente, mentre dal commissariato di Ps di Piazza Armerina non confermano ne smentiscono. Ora l’attenzione è rivolta alla Corte Suprema perché da un momento all’altro potrebbe arrivare la conferma della condanna a 30 anni. Il ricorso, presentato in Cassazione, contestava il mancato riconoscimento della seminfermità mentale al momento del delitto, nonostante fosse stato certificato già in primo grado un “grave disturbo di personalità di tipo borderline”. Satariano, che per tre anni si era dichiarato sempre innocente, poi di fronte ai giudici d’appello aveva deciso di confessare.