Rassegna jazz Enna. 13 marzo: Amato jazz trio
Enna-city - 01/02/2011
13 marzo: Amato jazz trio: Elio Amato, pianoforte e trombone; Alberto amato, contrabbasso; Loris Amato, batteria.
Ultimo appuntamento, dopo un mese di pausa, del Camarillo Jazz Festival. Domenica sera il teatro Garibaldi ospiterà l’Amato Jazz Trio. L’acquisto dei biglietti con posto numerato sarà possibile a partire da giovedì 10 dalle ore 16 alle ore 20 presso la biglietteria del teatro.
Del trio Amato colpisce la disinvoltura esecutiva, la capacità dialogica e la moltiplicazione degli effetti strumentali, i fratelli Amato ammirano Stravinskij, Coleman, Tristano e il risultato sonoro è basato soprattutto su un’improvvisazione che fa tutt’uno con la composizione secondo un procedimento collettivo. Dal 1988 “questo metodo non è cambiato, anzi si è perfezionato in modo tale che oggi l’Amato Jazz Trio è uno dei più originali trii d’Europa e oltre”. (Franco Fayenz/ Amadeus).
L’Amato Jazz Trio si forma in Sicilia nel 1979 con Elio Amato: trombone, flicorno, pianoforte, Alberto Amato: contrabbasso e Sergio Amato: batteria. Dopo qualche anno di lavoro in prevalenza locale arrivano alcune importanti affermazioni. 1985 e 86 gruppo d’apertura ai concerti di Muhal Richard Abrams, Betty Carter e nell’87 Winton Marsalis. Concerti con Frank Morgan e Bruce Forman, partecipa al festival di musica classica e contemporanea di Noto. Il Trio si afferma nell’87 come miglior gruppo acustico al concorso “Indipendenti 87” indetto dalla RAI e dalla rivista Fare Musica e l’anno successivo arriva primo al “Jazz Contest 88” di Milano (Musica Oggi – Corriere della Sera) selezionato tra cento gruppi partecipanti. Incidono come premio il loro primo disco dal titolo “Jazz Contest 88” per l’etichetta Dire, il disco viene premiato dalla SIAE nell’89 per le composizioni. 1989, i fratelli Amato partecipano alle rassegne di Milano “Jazz Musica in Metrò” e “Festival Internazionale del jazz Città di Milano” accanto al Modern Jazz Quartet, M. Petrucciani, Messina Jazz 89, Jazz in Italia capolinea Milano Nel 1990 pubblicano “Filly Mood” prodotto da Gianfranco Salvatore e nel 91 suonano a Palermo per “Sud Jazz 91” e a Siena per “Siena Jazz” e per la Gioventù Musicale Italiana “Came The Maiden Bright” per la DDD/BMG viene pubblicato nel 92 e avvia la collaborazione del Trio con il sassofonista Sandro Satta partecipando insieme a varie rassegne e tournee ( Alpheus Jazz Festival Roma 92 / Clusone Jazz 93) Nel 1993 il Centro Jazz Calabria invita i fratelli Amato per “Live Accademia del Jazz” incidendo un brano che verrà incluso in un cd compilation dal titolo Warreniana. Nel 1994 esce il cd “Evening Star Does Schine” con il chitarrista Umberto Fiorentino, nello stesso anno partecipano a Massa Jazz di Massa Lombarda l’importante festival di Ravenna “ Mister Jazz 94” annovera l’Amato Jazz Trio nel cartellone. 1995, Jazz Italiano II Edizione Finale Ligure Il 1996 è l’anno d’incisione di “Anturium” in quartetto col sassofonista Rino Cirinnà, e in quartetto suonano per la VII Edizione dei Venerdì jazz 96 a Sarteano Tra il 97 e il 2000 il Trio effettua tournè in Italia e all’estero. 2002 Bologna Cantina Bentivoglio e Noto “Extramoenia musiche” 2003 Cava d’Ispica Jazz Festival e Jazz Box Palazzolo Acreide. L’ultimo lavoro discografico dell’Amato Jazz Trio, un doppio cd dal titolo “Tristano” per l’etichetta romana Via Veneto Jazz/Emi viene pubblicato nel 2004 dopo la prematura scomparsa di Sergio Amato. La rivista Musica Jazz nell’annuale referendum Top Jazz 2004 vota nei primi posti “Tristano” e “Amato Jazz Trio” formazione dell’anno. Il Trio torna ad esibirsi con successo in una nuova formazione con Loris Amato alla batteria con un concerto tenutosi a Roma presso la sede RAI di via Asiago il 16 Febbraio del 2005 per la trasmissione radiofonica Radiotre Suite Jazz riassumendo 25 anni di attività svolta dai fratelli Amato. Nell’estate del 2005 il trio ha partecipato a “Special Guest Jazz Soliera Modena 2005”,“Legnano Jazz Festival” e “Clusone Jazz 2005”. Il 29 ottobre 2005 ricevono il Siciljazz Award 2005, premio alla discografia istituito dal Brass Group per valorizzare i lavori discografici siciliani del 2004 A novembre concerti nella Svizzera Italiana Umbria Jazz e la Blue Note pubblicano nel 2006 una compilation dal titolo TheItalinWay dove viene inserito un brano dell’Amato Jazz Trio Tristano. 2007 Roccella Jonica, il Moro jazz, Bidi jazz A settembre 2008 esce Time Pieces For Piano per l’etichetta abeat. La rivsta musica Jazz lo classfica nei primi 10 posti del Top Jazz 2008. Singolarmente i fratelli Amato hanno collaborato e suonato occasionalmente con numerosi musicisti italiani e stranieri quali:_Paolo Fresu, Flavio Boltro, Irio De Paula, Giampiero Prina, Gianni Cazzola, Pietro Tonolo, Fabrizio Bosso, Salvatore Bonafede,Bruce Forman, Bob Berg, Peter Erskine, Mike Manieri, Stanley Jordan, Joe Lovano, Paul Wertico Tullio De Piscopo, Keith Tippet e molti altri.
12 febbraio: Maurizio Giammarco sax – Salvatore Bonafede pianoforte
Sabato 12 Febbraio il Teatro Garibaldi ospiterò due dei più rappresentativi musicisti italiani di jazz. Maurizio Giammarco e Salvatore Bonafede. I biglietti con posto numerato saranno acquistabili al botteghino del teatro a partire da giovedi 10 tutti i pomeriggi dalle 16 alle 20 e sabato dalle 16 ad inzio concerto. Si riprendera il 13 Marzo con l’ultimo appuntamento.
Dalla fine degli anni Sessanta Maurizio Giammarco, compositore, arrangiatore e solista di sassofono ben radicato in tutta la tradizione del Jazz, di cui è esperto e appassionato conoscitore, ha percorso molteplici territori musicali all’insegna di un insaziabile spirito di ricerca e continuo desiderio di crescita.
L’idea di sintetizzare il proprio vissuto musicale in uno stile, anche sul piano compositivo, ben riconoscibile, emerge da tutti i suoi progetti passati e presenti: come Tricycles (un trio aperto a contaminazioni di vario tipo), il quartetto “acustico” col pianista americano Phil Markowitz, (espressione di un jazz contemporaneo e raffinato), o le performances in solo o in duo con l’artista Claudio Palmieri. Il recente incarico di direttore della Parco Della Musica Jazz Orchestra (PMJO) big band residente presso il nuovo Auditorium di Roma, lo ha infine proiettato anche in ambito orchestrale, portandolo in tre anni ad elaborare un cospicuo numero di progetti propri e altrui.
Ha fondato e diretto numerosi gruppi a suo nome, come Lingomania (pluridecorata band storica degli anni ‘80), ma è apparso a fianco di tantissimi jazzisti di fama internazionale (Chet Baker, Lester Bowie, Dave Liebman, Phil Markowitz, Miroslav Vitous, Alex Sipiagin, solo per citarne alcuni) e di praticamente tutti i più importanti musicisti italiani. Attivo anche nel campo della didattica, della produzione discografica e concertistica, Giammarco si è distinto come freelancer in dischi e tournee di musica pop, e ha composto musica per teatro, danza, films, CD roms, orchestra sinfonica e archi. Nel ’97 è uscito un suo libro su Sonny Rollins. Ha diretto per sei anni il festival Termoli Jazz Podium, e il suo nome è inserito nella prestigiosa “Biographical Encyclopedia Of Jazz” di Leonard Feather. Appare in oltre settanta titoli di jazz, senza contare le numerose partecipazioni in incisioni di vario genere.
Salvatore Bonafede, pianista e compositore, è nato a Palermo nel 1962: inizia lo studio del pianoforte a otto anni e nel 1989 si diploma presso il Berklee College of Music di Boston. Tra il 1974 e il 1978 partecipa alle trasmissioni televisive “Sapere: il jazz in Italia”, “Chitarra e fagotto” e “Di jazz in jazz” dove suona con il proprio gruppo e con l’orchestra della RAI di Milano.Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1986 comincia a collaborare stabilmente con Jerry Bergonzi con il quale compie due tournée in Australia e un seminario di jazz presso la Harvard University (Cambridge, Mass.); contemporaneamente Bonafede fa parte dell’orchestra della Brandeis University esibendosi nel circuito universitario del New England. Nel 1989 si trasferisce a New York dove inizia l’attività di capogruppo nei vari jazz club della città; continua a lavorare anche con la Vanguard Jazz Orchestra, Lew Tabackin, Dewey Redman e si esibisce alla Town Hall. Nel 1990 incide per l’etichetta giapponese Ken Music il suo primo lavoro come capogruppo e compositore, “Actor-Actress”, a capo di un quartetto con Joe Lovano, Cameron Brown e Adam Nussbaum. L’anno successivo, sempre per la stessa etichetta, una seconda registrazione lo vede impegnato con Marc Johnson e Paul Motian. Trasferitosi in Italia Bonafede compie una lunga tournée europea (1997) e una italiana (2003) a fianco di Joe Lovano, partecipa allo spettacolo “Sinfonia dei due mondi” del regista Jérôme Savary e alle trasmissioni radiofoniche nazionali “Invenzioni a due voci”, “Jazz Club” e “I concerti del Quirinale”. Collabora come compositore per teatro (Biennale di Venezia, 2002) e cinema (Gran Premio Città di Lagonegro per la migliore colonna sonora – 2003, nomination per la Migliore Musica ai Nastri d’Argento 2004, B.A. FilmFestival Premio per la miglior colonna sonora – 2004) con i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco.
Nel 2004 viene pubblicato per la CamJazz il CD “Journey to Donnafugata”, rifacimento delle musiche rotiane del film “Il Gattopardo”, comprendente Enrico Rava, John Abercrombie e Ralph Towner. Partecipa al Festival delle Letterature accompagnando con le sue musiche la scrittrice serba Natasha Radojcic. Torna a esibirsi a New York con la Street Band di Joe Lovano e, con quest’ultimo, alla Town Hall per la manifestazione “The 2005 Nightlife Awards”.
Viene riconosciuto quale miglior nuovo talento nell’ambito del referendum “Top Jazz” (1991) indetto annualmente dalla rivista specializzata Musica Jazz e premiato per il migliore disco dell’anno (“Ortodoxa”, Red Records) dal quotidiano Il Foglio (2001) e da Musica Jazz (“Premio Arrigo Polillo” 2001). Il giornalista Enzo Siciliano ha scritto: “Appunto, è il melodismo ironico, sapiente di Rota, che Bonafede rigoverna in disincantato swing, a far presa in Ortodoxa, esempio ottimo di jazz italiano, la melodia impigliata a un’indagine sempre inventiva delle sonorità strumentali”. Alcune sue composizioni sono state incluse nel “European Real Book” pubblicato dalla Sher Music. Attivo anche didatticamente (è docente al Conservatorio di Trapani), Bonafede ha composto circa 400 brani dei quali 100 sono stati registrati; ha inoltre pubblicato circa 40 registrazioni di cui 10 a proprio nome.
art ‘n’ jazz trio – domenica 6 febbraio – Jossy Bottes – assofoni, Max Blumentrath – hammond, Dominic Hahn – batteria.
Dopo il successoe il tutto esaurito registrato nei primi due spettacoli che ha visto esibire grandi nomi come il Francesco Cafiso island blue quartet e il trio Zanisi Tavolazzi Primavera si continua dopo 2 settimane di pausa con il camarillojazz festival con l’art’n jazz trio formazione italo olandese che vede tra le sue fila il sassofonista ennese Jossy Botte.
L’ Art’n’Jazz Trio è un progetto nato nel 2008 tra le mura dell’Airtez Conservatorium di Enschede (Paesi Bassi), che scaturisce dall’incontro di tre dei più brillanti talenti di quell’istituto: Jossy Botte (sax) Max Blumentrath ( hammond organ) e Dominic Hahn (batteria).
Le sonorità gospel/blues dell’hammond di Blumentrath si uniranno all’energia mediterranea del sax di Botte spinti dalla precisione germanica del drumming di Hahn, attraverso brani dell’organista americano Larry Young, standard jazz riarrangiati, e composizioni inedite. Dopo un anno, il trio, che vanta già la partecipazione all’International Jazz Festival di Twente, si riunirà al teatro Garibaldi per il Camarillo Jazz Festival.
Sabato 22 gennaio. Trio: Zanisi Tavolazzi Primavera
Questa formazione, attraversa tre generazioni ben distinte di musicisti. L’incontro vuole essere la conferma che il jazz è quella strana materia che viene plasmata da esperienze diverse e talvolta contrapposte, ma che nasce dall’unica intenzione di fare musica insieme cercando sempre di creare qualcosa di nuovo. Il trio è da almeno 50 anni la formazione cameristica per eccellenza, quel tipo di organizzazione musicale che permette a ciascun musicista di esprimere sé stesso attraverso gli altri, in un clima di profonda intimità e sintonia. Questa nuova formazione comprende Enrico Zanisi pianista romano di appena vent’anni, indicato come uno dei maggior nuovi talenti del jazz italiano, Ares Tavolazzi perno importantissimo della storia musicale italiana dagli anni 70 in poi ed Emanuele Primavera batterista siciliano con già all’attivo diverse esperienze in campo nazionale e internazionale e vincitore del Chicco Bettinardi per i nuovi talenti del jazz italiano 2010.
Enrico Zanisi. Romano, 20 anni, si è diplomato in pianoforte con lode presso il Conservatorio de L’Aquila sotto la guida del M° Walter Fischetti. In qualità di pianista classico si è aggiudicato un primo premio in numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali, tra cui “Piccole Mani” – Perugia, “AMA Calabria” – Vibo Valentia, “Anemos” Roma nei quali si è classificato primo assoluto. Parallelamente, dall’età di otto anni, ha praticato la musica d’insieme in duo con violino e in trio con violino e violoncello aggiudicandosi, con questa formazione, il terzo premio al Concorso Internazionale Jugendmusiziert 2003 e 2004; ha collaborato inoltre con le orchestre da camera “I Piccoli Filarmonici” e “Gruppo Preludio”. A 15 anni ha cominciato ad interessarsi al jazz, studiando piano-jazz con Marco Di Gennaro e seguendo i corsi estivi di “Siena Jazz 2005”, “Jazz’s Cool 2006-2008-2009”, “Umbria Jazz 2008”, dove ha seguito le lezioni di G. Mazzarino, S. Bonafede, S. Battaglia , K. Werner, J. Calderazzo, P. Markowitz, M. Stamm, A. Gravish, K. Rosenwinkel, S. Colley, L. Grenadier, J. Ballard. Come pianista jazz ha vinto il primo premio-borsa di studio al Premio Nazionale di composizione-esecuzione pianistica in ambito jazz “Franco Russo”(Trieste 2007). Si è inoltre classificato al secondo posto al “Premio Roma jam session 2007”, riscuotendo entusiastici apprezzamenti da parte del pubblico e della critica. Nel 2008 ha vinto una borsa di studio di 10.000 dollari per frequentare un corso annuale presso l’Università Berklee di Boston, e si è classificato finalista e vincitore della borsa di studio “Nuoro jazz” al PIMU. Nel 2009 ha superato la selezione per l’ammissione alla facoltà di Jazz presso la Manhattan School of Music di New York. Attualmente frequenta il biennio specialistico della laurea in Jazz. Si è aggiudicato il Primo Premio e il Premio del Pubblico al prestigioso Concorso Nazionale per Nuovi Talenti del Jazz Italiano “Chicco Bettinardi”. Recentemente si è esibito in piano solo all’EJE “European Jazz Expo” di Cagliari e in trio alla “Casa del Jazz” di Roma. Si è classificato primo al concorso nazionale Vittoria Rotary Jazz Award dove ha vinto una borsa di studio di 2500 euro. Collabora con varie formazioni jazzistiche; ha una suo trio: “ENRICO ZANISI TRIO” con Pietro Ciancaglini e Ettore Fioravanti con il quale ha inciso “Quasi Troppo Serio”, CD prodotto dall’etichetta romana NUCCIA e distribuito da EGEA; fa parte della O.J.V.C. Orchestra Jazz Villa Celimontana.
Ares Tavolazzi. Ferrarese studia violoncello e contrabbasso presso il conservatorio G.Frescobaldi di Ferrara. Durante gli anni 70 lavora come session-man per numerose etichette discografiche milanesi,nello stesso periodo entra a far parte del gruppo storico d’avanguardia Area (del gruppo fanno già parte P.Fariselli,D.Stratos,G.Capiozzo e P.Tofani) e vi rimane fino al 1982 registrando con il gruppo oltre 10 L.P e partecipando a numerose manifestazioni anche internazionali.
Questa esperienza sarà fondamentale per la sua formazione musicale.
Durante gli anni 80 si avvicina alla musica jazz.Trascorre un periodo di tempo a New York frequentandone l’ambiente jazzistico. Questa esperienza lo porterà definitivamente ad occuparsi di improvvisazione. Al ritorno partecipa ad una tournèe italiana con l’orchestra di Gil Evans,con P.Tonolo,S. Lacy,R. Anderson,L.Soloff e J.Clark.
Continua in quegli anni l’attività di session man, suonando in alcuni dischi di artisti quali: Mina, Paolo Conte, Eugenio Finardi e continuando (anche dal vivo a partire dal 1982) la collaborazione con Francesco Guccini.
Negli anni 83-84 è in tour con K.Wheeler,B.Cesselli S.Kaucic e M.Negri. Per tre anni consecutivi (84-85-86) primo in una speciale classifica dei bassisti indetta dalla rivista specializzata”Guitar Club”.
Nel 1987 riceve a Ferrara il premio “A.Willaert” come migliore musicista dell’anno. Contemporaneamente fonda un quintetto con : B.Cesselli, P.Odorici, M.Tamburini e G.Oleandri con il quale partecipa a “Umbria Jazz”,nello stesso festival suonerà con F.Sferra,F.Zeppetella e R.Ciammarughi .Suona in jam session con:E.Jones, G.Benson e P.Metheny. Le collaborazioni che seguiranno negli anni saranno numerose: Owens, S.Nistico, M.Roach, A.Gray, L.Konitz, H.Johnson, G.Bartz, Goodrick, Nocella, M.Urbani e molti altri.
Dagli anni 90 ad oggi collabora e registra con numerosi musicisti italiani e stranieri, tra i quali: E.Rava, S.Bollani, F.D’andrea, D.Moroni, E.Zirilli, R.Gatto, D.Rea, S.Cantini, E.Pierannunzi, S.Gibellini, M.Beggio, D.Faiella, A.Cavicchi, N.Gori, M.Guerrini, W.Paoli, F.Bosso, F.Cerri, D.Caliri, C.Calcagnile, L.Frizzera, L.Tessarollo, R.Biancoli, J.Cables, M.Melillo, B.Forman, R.Mantilla, E.Zigmund, G.Ambrosetti, E.Bandini, Pozza, P.Borri, R.Rossi, D.Liebman, X.Girotto, C.Atti, J.Basile, P.Fresu, T.Tracanna, M.Giammarco, L.Biondini, S.Guiducci, A.Borsari, R.Arrighini, B.Casini, G.Basso, P.Woods, F.Petreni, W.Ferrero, M.Manzi, D.Boato, P.Birro, A.Marangolo, V.Alinari, G.Stracciati, M.Mariottini, A.Onorato, A.Tibaldi, A.Fabbri, A.Galati, D.Liebman, S.Arguelles, L.Brusci, E.M.Signorelli, L.Barbieri, G.Petrella, G.Visibelli, P.Paliaga, N.Stranieri.
Collabora negli anni a diversi lavori teatrali componendo e suonando dal vivo, ultimamente ha partecipato a due importanti spettacoli per la Fondazione Teatro di Pontedera,”Ruth” e “Il Cantico dei Cantici”. Si è fatto conoscere anche come grandissimo talent scout scovando gente come Stefano Bollani e Alessandro Lanzoni.
Emanuele Primavera. Batteria. Ennese 30 anni, Nel 1986 inizia a studiare pianoforte privatamente fino al 1993, partecipa a vari saggi e concerti di musica classica. Nel 1996 inizia a suonare la batteria in diverse formazioni musicali. Nel 1999 si trasferisce a Roma dove frequenta la prestigiosa Università della Musica, studia con i Maestri Ettore Mancini e Fabrizio Sferra. Segue a Roma il workshop di Paul Motian ed Enrico Pieranunzi. Nel 2003 partecipa ai corsi estivi della Beerkley School a Umbria Jazz e partecipa ai seminari tenuti da Elvin Jones e Bobby McFerrin. Segue ad Enna il seminario di Roberto Gatto e Giovanni Mazzarino. Nello stesso anno partecipa al corso per trio a Siena Jazz con i Maestri Stefano Battaglia, Paolino Dalla Porta e Fabrizio Sferra. Si diploma con il massimo dei voti presso L’Accademia Siciliana di musica “Enzo Randisi “. Ha insegnato presso la scuola di musica Mousikà e Ars Musika di Enna. Ha tenuto il corso di batteria e un laboratorio di improvvisazione musicale presso il Liceo socio-psico pedagogico di Enna con cui ha realizzato un cd e un dvd con un video clip. Tiene dei laboratori di musica d’insieme presso L’università Kore di Enna. Forma insieme a Stefano Maltese,Giorgio Occhipinti e Giuseppe Guarrella il Know 4et con cui pubblica un disco per la Label Labirinti Sonori distribuito dalla Ird. Con questo quartetto è apparso in programmi radio-televisivi come “Battiti” di Rai radio3 e radio Popolare, radio città fujiko.
Nel febbraio del 2010 con il suo trio Even 3 vince il concorso nazionale Chicco Bettinardi per i nuovi talenti del jazz italiano ottenendo in finale anche il premio del pubblico.
Ha suonato e collabora con: Salvatore Bonafede, Daniele Scannapieco, Giovanni Falzone, Alessandro Lanzoni, Enrico Zanisi, Dino Rubino, Stefano Maltese, Tony Cattano, Theresa Wong, Wolter Wierbos, Stefano D’anna, Giorgio Occhipinti, Gianni Gebbia, , Fabio Morgera, Mauro Schiavone, Paolo Sorge, Gabriele Pesaresi, Nello Toscano, Orazio Maugeri, Giuseppe Mirabella, Valerio Scrignoli, Michele Tacchi, Giuseppe Guarrella, Gaspare Palazzolo, Luca Lo Bianco, Antonio Figura, Massimo Pinca, Marko Bonarius, Lelio Giannetto, Stefano Zorzanello, ,Giuseppe Vasapolli, Ivan Cammarata
—
Francesco Cafiso sax, Dino Rubino tromba, Giovanni Mazzarino pianoforte, Rosario Bonaccorso contrabbasso, sabato 15 gennaio, al teatro comunale Garibaldi di Enna, ore 21.
Francesco Cafiso è uno dei talenti più precoci nella storia del jazz. Già a nove anni muove i primi passi facendo esperienze con musicisti di fama internazionale.Decisivo per la sua carriera è l’incontro, nel Luglio del 2002, durante il Pescara Jazz Festival con
Wynton Marsalis che, stupito dalle sue qualità musicali, lo porta con sé nell’European tour del 2003.Da allora, Francesco ha suonato nei Jazz Festival e nei Jazz Club più importanti del mondo. Ha vinto diversi premi importanti tra i quali il Premio Nazionale Massimo Urbani a Urbisaglia, il premio EuroJazz a Lecco, l’International Jazz Festivals Organization Award a New York, la World Saxophone Competition a Londra, il Django d’Or a Roma e molti altri prestigiosi riconoscimenti.
Nel 2005 lo Swing Journal, l’autorevole rivista giapponese di musica jazz, gli ha conferito il New Star Award premio riservato ai talenti stranieri emergenti e subito dopo, si è affermato nel Top Jazz, referendum della rivista italiana Musica Jazz, che lo ha riconosciuto miglior nuovo talento dell’anno. Il 17 luglio del 2009, Umbria Jazz lo ha nominato “ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo”.
Island Blue Quartet ” è il suo nuovo progetto musicale che si propone di raggiungere l’obiettivo di creare una musica aperta a 360 gradi, muovendosi facilmente dalla “tradizione” al jazz più moderno.
La formazione dell’Island Blue proporrà un programma tutto dedicato ai grandi classici del jazz americano con alcune significative sorprese, legate proprio allo stretto rapporto che il grande jazz ha intrecciato negli anni con il grande cinema.
Il repertorio utilizzato, composto prevalentemente da brani originali e standard, spazia dal blues allo swing fino ad arrivare a momenti free. La peculiarità di questo quartetto, riguarda soprattutto l’assenza della batteria e l’assetto ritmico è supportato integralmente dal pianoforte e dal contrabbasso. Un’altra caratteristica che lo distingue, è la strepitosa sinergia e la potenzialità di ciascuno dei componenti di ascoltarsi l’uno con l’altro creando un vero e proprio dialogo tra gli strumenti.
Nel 2007 l’Island Blue Quartet ha registrato, per la label giapponese Venus, un disco dal titolo “Portrait in black and white” e nel giugno 2009 è uscito un altro CD dal titolo A New Trip, registrato per l’etichetta Philology.
Nonostante la giovane età, Francesco Cafiso, già suonato con gente del calibro di Bob Mintzer, George Gruntz, Joe Lovano, Hank Jones, i Manhattan Transfer, Wynton Marsalis e incarna un forte legame con la tradizione e il glorioso passato del suo strumento.
Nel suo fraseggio non mancano numerosi riferimenti ai mostri sacri della storia del jazz da Charlie Parker a John Coltrane e, al tempo stesso, ha la tendenza ad oltrepassarne i limiti storico-stilistici mostrando grande personalità e straordinarie idee.
Sul palco con Francesco Cafiso un trio di musicisti eccezionale:
DINO RUBINO (tromba) un altro giovanissimo talento, vincitore nel ’98 del prestigioso concorso nazionale Massimo Urbani come miglior talento emergente del jazz italiano. Di lui Enrico Rava ha detto: “Tra quelli ancora poco conosciuti mi viene in mente un trombettista siciliano di nome Dino Rubino, che ritengo migliore di tutti noi”.
Dino nasce il 20/10/1980 a Biancavilla (CT). Ancora bambino dimostra interesse per la musica.
Nel 91 entra al Conservatorio di Catania e studia pianoforte fino a quando nel 94 dopo aver assistito ad un concerto di Tom Harrell, decide di lasciare il piano e incominciare lo studio della tromba e del jazz.
Nel 2001,dopo un periodo di crisi, decide lasciare momentaneamente nella custodia la tromba e di ricominciare lo studio del pianoforte. Tra il 2007 e il 2008 riprende a suonare la tromba ed incide un disco con Francesco Cafiso per la Venus in veste di trombettista,e sempre nello stesso anno, entra a far parte del gruppo del Francesco Cafiso Italian Jazz Quartet in veste di pianista.
Nel 2008 registra il primo disco da leader per la label giapponese Venus.
GIOVANNI MAZZARINO, (pianoforte) si è avvicinato al jazz dopo intensi studi classici, e dopo aver fatto esperienza diretta di arrangiamento ha seguito corsi teorici sia alla Berklee che a Umbria Jazz; dopo il 1990 ha collaborato con Enzo Randisi e con l’Orchestra Jazz Siciliana. Dopo aver inciso il suo primo Cd, “Silence Please” che lo porta all’attenzione del pubblico nazionale, specie per la qualità degli arrangiamenti, nel 2002 il pianista siciliano vince il Top Jazz della rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento. Il suo stile maturo lo vede combinare le influenze del pianismo jazz moderno di Bill Evans e Wynton Kelly con una eleganza e un gusto melodico che lo rendono immediatamente identificabile. La sua musica è sempre caratterizzata da un profondo senso costruttivo, e le linee melodiche non si srotolano a caso, ma guidano l’ascoltatore verso la realizzazione dell’esistenza di una più ampia architettura interna alla musica. Giovanni Mazzarino ha collaborato con: Franco Ambrosetti, Gianni Basso, Irio De Paula,, Roberto Gatto, Gianluca Petrella, Enzo Randisi, Roberto Rossi, Massimo Urbani, Carl Allen, Randy Brecker, Lester Bowie, Joan Cartwright, Jimmy Cobb, Steve Grossman, Tom Harrell, Bob Mintzer, Adam Nussbaum…
ROSARIO BONACCORSO è uno dei piu´importanti ed attivi contrabbassisti italiani, strumentista di grande esperienza e sensibilità, è annoverato fra i musicisti italiani piu´apprezzati in campo internazionale …”
(Franco Fayenz, Il Giornale, per il “Teatro alla Scala” Milano)
Dopo anni di collaborazioni prestigiose e dopo aver contribuito con il suo apporto musicale al successo di tanti artisti , il ruolo di Rosario Bonaccorso è diventato importante per molti protagonisti della musica jazz e la sua figura di artista si sta confermando come tra le più autorevoli e rappresentative in Europa.
L’artista, siciliano di nascita ma imperiese di adozione, collabora stabilmente con le più brillanti stelle del jazz , musicisti come Enrico Rava, Stefano di Battista, ma dona la sua opera anche ad artisti come Lucio Dalla, Gino Paoli , tutte “Star” della scena musicale con cui Rosario è impegnato da anni su prestigiosi palcoscenici internazionali, da New York a Tokyo, Parigi , la Scala di Milano, la Statt Opera di Vienna.
Da oltre venticinque anni sulla scena, Rosario Bonaccorso ha maturato grandi esperienze al fianco di centinaia di artisti americani ed europei del calibro di … Elvin Jones, Benny Golson, Billy Cobham, Pat Metheny, Michael BreckerTra questi artisti spiccano i nomi di: M.Brecker, Pat Metheny, Joe Lovano, Mark Turner, Gato Barbieri, Benny Golson, James Moody, Lee Konitz, Stefano di Battista, Steve Grossman, Red Holloway, George Robert, Frank Vaganee, Steve Wilson, Vincent Henning, Ivan Lins, Dianne Reeves, Adrienne West, Sandy Patton, Clark Terry, Enrico Rava, Jon Faddis, Flavio Boltro, Jimmy Owens, Charles Tolliver, Franco Ambrosetti, Kenny Davern, Bob Wilber, Tony Scott, Slide Hampton, Mark Nightingale, Bruce Forman, Kenny Barron, Jacky Terrason, Cedar Walton, George Cable, Ralph Sutton, Stefano Bollani, Eric Legnini, Dado Moroni, Riccardo Zegna, Antonio Farao´, Elvin Jones, Jimmy Cobb, Billy Cobham, Albert “Tootie“ Heath, Vernel Fournier, Naco, Mark Taylor, Aldo Romano, Dede´Ceccarelli, Tommy Campbell, Sangoma Everett, Tullio de Piscopo, Dre Pallemaertz, Luis Nash, Roberto Gatto, Peter Schmidlin , Herlin Riley, Adam Nussbaum.
Rosario Bonaccorso ha partecipato ad importanti progetti artistici internazionali tra i quali possiamo citare: nel 1996-7-9 i progetti Rising Star, che hanno toccato oltre cinquanta importanti citta´ europee da Amburgo a Zurigo; sempre nel 1996 viene ingaggiato da Enrico Rava per una serie di concerti con il gruppo Electric Five , nel 1997 ha suonato e registrato a Londra con Steve Grossman ; ha inciso con Lee Konitz ed Enrico Rava; nello stesso anno ha inciso con il gruppo di Stefano di Battista l´album “Volare“ per l´etichetta francese Label Bleu aggiudicandosi la nomination per il miglior gruppo JAZZ nell´ambito del prestigioso premio Victorie de Musique ; nel 1998 suona nei gruppi di Benny Golson, di James Moody ed ancora nel quintetto di Jon Faddis per poi continuare con Slide Hampton , Vincent Henning, Jimmy Cobb e Franco Ambrosetti; di Ravenna con Pat Metheny ospite del Rava quintet .
Una grande novità è la nascita di un supergruppo intitolato “UN INCONTRO IN JAZZ” i cinque artisti Gino Paoli, Enrico Rava, Rosario Bonaccorso , Danilo Rea, Roberto Gatto, hanno inciso un disco dove interpretano in chiave jazz alcuni dei più noti successi di Paoli.
—
Dopo anni di silenzio il sipario del teatro Garibaldi di Enna torna finalmente ad aprirsi alla musica, mostrando con eleganza legni di pianoforti contrabbassi batterie, luccichii di ottoni, mani esperte artefici dei suoni caldi e colorati del jazz.
Il Camarillo Jazz Festival, nella sua prima edizione, propone a giovani e adulti, a jazzofili e aspiranti tali, agli amanti della musica di qualità in genere, un calendario di cinque incontri speciali.
La rassegna, organizzata dal Camarillo Jazz Club e fortemente voluta dal Sindaco Paolo Garofalo e dall’Assessore alla Cultura Manuela Guarasci, rappresenta un’occasione unica per il piacere delle nostre orecchie. Avremo l’onore di ospitare sul palco del nostro teatro comunale grandi del jazz e nuovi talenti, insieme uniti per raccontarci a suon di note un po’ di storia di quella musica che nacque a New Orleans ma che annovera tra i precursori i nostri vecchi conterranei.
Francesco Cafiso, ex enfant prodige e ormai più che affermato sassofonista, aprirà le danze il 15 gennaio con il suo Island Quartet, formato insieme al trombettista Dino Rubino, al pianista Giovanni Mazzarino e al famoso contrabbassista Rosario Bonaccorso.
A seguire, giorno 22, la maestria di Ares Tavolazzi al contrabbasso incontrerà il talento del giovanissimo pianista romano Enrico Zanisi e del batterista ennese Emanuele Primavera.
Da non perdere il 6 febbraio il concerto dell’Art ‘n’jazz trio, formazione italo-olandese nata dall’incontro del giovane sassofonista ennese Jossy Botte con Max Blumentrath (organo hammond) e Dominic Hahn (batteria).
Le acrobazie al pianoforte di Salvatore Bonafede verranno accompagnate dal’avvolgente suono del solo sassofono di Maurizio Gianmarco il 12 febbraio.
I last but not least della rassegna saranno i fratelli Amato, in arte Amato Jazz Trio. La storica formazione, composta da Elio al pianoforte e trombone, Alberto al contrabbasso e Loris alla batteria, sarà protagonista del palco il 13 marzo.
Antonella Santarelli