Pasquasia: Monaco, “Attenti a lanciare falsi allarmi perchè creano danni”

«Quando si lanciano certi messaggi bisogna stare attenti perchè ci creano danni e allarmismi e prima di dire certe cose bisogna documentarle». Con queste parole il presidente della Provincia di Enna, Giuseppe Monaco, è intervenuto al consiglio interprovinciale sulla questione legata alla miniera di Pasquasia.

A Monaco non è andato giù l’allarmismo provocato nelle ultime settimane dopo lo sversamento degli oli dalla miniera. «Attenti a dire che si sono inquinati i pascoli e le falde acquifere, prima di dire queste cose ci si documenti bene. In quelle zone ci sono caseifici e sono in molti quelli che mi hanno manifestato i loro timori» spiega Monaco che predica calma anche quando si dice che «c’è un aumento di tumori che forse è collegato con Paquasia, non ci sto a sentire certe cose che non hanno nessun supporto scientifico».

Il Presidente Monaco ha poi fatto un’analisi del lavoro compiuto fin qui dalla Commissione e sul fatto che si è riuscito «a portare alla ribalta politica la vicenda di Pasquasia. Credo che si sia già raggiunto un grande risultato che è quello della bonifica del sito» dice Monaco che poi affonda: «È invece grave che il sito sia stata abbandonato e mai messo in sicurezza e noi abbiamo fatto un’ordinanza all’assessorato regionale imponendo la messa in sicurezza» spiega Monaco che predica calma quando si parla di ripresa dell’attività produttiva – «è un problema serio e nessuno ha le idee chiare, bisogna vedere diversi aspetti e comunque la ripresa è quello che ci auguriamo tutti» – e, nel caso in cui sia impossibile farlo, si pensi a come destinare il sito, magari per fini turistici.

Il consiglio interprovinciale di ieri ha soddisfatto il presidente della Commissione Pasquasia e consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto: «Il comparto minerario può rilanciarsi con la collaborazione delle tre provincie perchè la miniera da sola può rappresentare il terzo polo nel mondo» dice Regalbuto che ai consiglieri provinciali ha spiegato quanto sia stato ingiusto chiudere la miniera, «per un accordo ministeriale», ed ha poi letto un documento della Regione in cui si dice che «la presenza di tale discarica a Pasquasia provoca inquinamento».

Tra i prossimi passi, spiega Regalbuto che definisce «eccezionale il lavoro dei tre Consigli», c’è la bonifica «ai fini della ripresa della produzione e per la salute dei cittadini e una proposta di legge al governo regionale e nazionale. Attendiamo poi con ansia l’incontro di martedì con l’assessore e i responsabili dell’Italkali per vedere se ci sono le condizioni per affidare la bonifica all’Italkali visto che ha manifestato l’intenzione di riprendere l’attività».