Intensa attività della Lega Italiana diritti degli animali sezione di Enna

La L.I.D.A. Lega Italiana Diritti degli Animali sezione di Enna ringrazia i volontari della Protezione Civile di Enna che, con tanto amore e dedizione, hanno salvato e si sono presi cura della piccola Zara una cucciola di circa due mesi abbandonata in modo crudele in contrada Curcio Staglio,dando così dimostrazione di grande umanità e senso civico. Zara ha trovato famiglia a Genova, da una splendida coppia che la accolta con tanto amore e si è recata fino all’ aeroporto di Torino per andarla a prendere, casi come questi sono possibili grazie alla pazienza e all’amore di tutti coloro che, trovando cani, fanno l’enorme sforzo di ospitarli temporaneamente in attesa di adozione permettendogli, così di avere una vita migliore che non sia quella in strada. Solo negli ultimi due giorni la L.I.D.A. ha dovuto fronteggiare diversi abbandoni che hanno visto 11 cuccioli piccolissimi lasciati al freddo e alla pioggia il cui destino se non fossero intervenuti i volontari sarebbe stato il canile.Fa presente Cinzia Kazandjian, Presidente della lega Italiana Dirirtti degli Animali sezione di Enna: “Esortiamo tutti i cittadini che sono testimoni di abbandoni a segnalare immediatamente il fatto ai carabinieri in quanto reato penale annotando tempestivamente eventuale targa di autoveicolo in modo da potere rintracciare chi compie questi gesti, che oltre ad essere ignobili costituiscono uno dei maggiori motivi, insieme alla mancanza di sterilizzazionisia dei cani padronali che di quelli randagi, di incremento del numero di cani vaganti sul territorio. Ricordiamo inoltre, gli enormi sforzi fatti giornalmente dai volontari della L.I.D.A a cui incessantemente arrivano segnalazioni da parte dei cittadini che trovando cuccioli abbandonati si rivolgono all’associazione credendo che pochissimi volontari che non ricevono nessun tipo di aiuto economico, tantomeno possiedono posti adatti ad accogliere questi poveri sfortunati abbiano la possibilità di risolvere dei problemi che al contrario andrebbero affrontati a monte attraverso politiche serie di sterilizzazione dei randagi e monitoraggio del territorio da parte delle autorità competenti e degli Enti preposti”.

Antonella Santarelli